IL SISMA

Terremoto in Croazia: almeno cinque le vittime, fra loro una ragazzina di 12 anni. Decine i feriti

Sono morti sotto le macerie a Petrinja (foto Ansa / Twitter)

LE IMMAGINI: Le case si sgretolano e i tetti crollano


IL SISMA


BELGRADO. Sono cinque le vittime finora accertate e decine i feriti per il terremoto di oggi in Croazia.

Come riferito dai media regionali, si tratta di una ragazzina di 12 anni, di un giovane di 20 anni e di tre altri uomini, due dei quali padre e figlio. Sono morti sotto le macerie a Petrinja e in frazioni vicine.

Terremoto in Croazia, le case crollano a Petrinja

La cittadina è una cinquantina di chilometri a sud di Zagabria, una regione già colpita ieri da scose sismiche. Le vittime sono 5 e decine i feriti(foto Twitter e Epa / Antonio Bat)

"Le mie più sentite condoglianze ad Andrej Plenkovic e al governo croato per il devastante terremoto che ha colpito la città di Petrinja e tutto il Paese. La nostra solidarietà e vicinanza agli amici croati. L'Italia è pronta a fornirvi tutta l'assistenza e l'aiuto necessario". Lo scrive su Twitter il presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

"Ho appreso con tristezza la notizia delle forti scosse di terremoto che nelle ultime ore hanno colpito il suo Paese, provocando vittime e ingenti danni, soprattutto a Petrinja". Lo scrive il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al Presidente della Repubblica di Croazia, Zoran Milanović. "I più sinceri sentimenti di cordoglio - scrive Mattarella - e partecipe vicinanza. Nel confermarle che in questa difficile circostanza la Croazia può contare sulla solidarietà e la collaborazione dell'Italia, le rinnovo, a nome del popolo italiano e mio personale, le più sentite condoglianze".

"Sono vicino agli amici della Croazia e a tutte le persone colpite da questo terremoto aggrava una situazione già molto difficile a causa della pandemia. La Protezione civile di Trieste è già allertata e farà la sua parte insieme alla Regione Fvg". Lo scrive su Twitter il sindaco di Trieste, Roberto Di Piazza.













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