parità di genere

Samantha Cristoforetti, il bacio ai figli prima di volare nello spazio: a casa c’è il papà. E si apre il dibattito

L’astronauta trentina e le critiche per la lontananza dai due bambini piccoli. L’ex presidente della Camera Laura Boldrini: «Desolanti le domande su chi si occuperà dei bambini in sua assenza. Perché non si chiede la stessa cosa ai colleghi?»



TRENTO. Quel bacio mandato ai suoi due bambini da dentro la navicella prima di essere proiettata per mesi nello spazio è una delle immagini che resterà del lancio di Samantha Cristoforetti, 45 anni, partita questa mattina (27 aprile) da Cape Canaveral per la nuova missione spaziale Crew 4.

A sette anni di distanza dal suo primo lancio, l’astronauta trentina riparte, questa volta da comandante della missione. E se la prima volta ad aspettarla a casa non aveva figli, questa volta i bambini sono due: Kelsi Amel, 5 anni, e Dorian Lev, un anno.

Ce n’è abbastanza per scatenare il dibattito sulla conciliazione. Chi si occuperà dei bambini mentre lei naviga nello spazio per mesi?  Sul suo canale Tik Tok dedicato alla missione l’astronauta è stata anche subissata di critiche a tal proposito.

E quella sulla gestione dei figli in sua assenza è stata una delle domande ricorrenti nelle interviste dei mesi di preparazione alla nuova missione. Quesito tornato in auge negli ultimi giorni su molti giornali a siti femminili che si sono interrogati sul perché la stessa domanda non venga posta ai colleghi uomini. 

"In bocca al lupo a #SamanthaCristoforetti per la nuova avventura nello Spazio. Desolanti le domande su chi si occuperà dei figli in sua assenza: perché non viene chiesta la stessa cosa ai colleghi? Ancora tanti, troppi retaggi del patriarcato”, ha commentato tranchant l’ex presidente della Camera Laura Boldrini. 

Lei, Samantha, da sempre molto gelosa della sua vita privata, ha risposto pacata alla domanda nella conferenza stampa una settimana fa sulla gestione dei figli. “Con un ottimo partner”.  E ancora, in un’intervista al Messaggero: “Quanti post-it ha messo sul frigorifero, visto che starà assente cinque mesi e comunque qualcuno a casa la famiglia la manda avanti?”. Risposta: «Ho la fortuna di avere un partner (Lionel Ferra, francese, addestratore di astronauti dell’Esa) che ha sempre dimostrato di cavarsela molto bene in famiglia e di essere il punto di riferimento per i nostri due figli anche per lunghi periodi. Noi astronauti dobbiamo molto a chi ci aiuta quando siamo lontani da casa in missione o in addestramento. I nostri figli sono ancora piccoli e anche per la maggiore, che ha 5 anni, non è facile farsi un’idea dei tempi dell’assenza della madre. Ma c’è molta serenità. Tutto viene vissuto come molta naturalezza che sia la madre o che sia, come avviene più spesso, il padre a partire per lo spazio”.

Una bella lezione di parità di genere. E il dibattito è aperto.













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