il fatto

Portiere della serie C va in guerra in Ucraina: ore d’ansia per Ivan Vavassori

Figlio di Alessandra Sgarella (era stata per 9 mesi sequestrata dalla Ndrangheta) e dell’ex patron del Pro Patria, il giovane era partito per combattare contro i russi 



ROMA. Ore d'ansia per Ivan Luca Vavassori, 29enne figlio adottivo di Pietro Vavassori, ex patron del Pro Patria e Alessandra Sgarella, morta nel 2011 a soli 52 anni. Un nome, quello di Sgarella, legato ad un rapimento. Era il 1998, quando venne sequestrata dalla Ndragheta e rilasciata solo nove mesi dopo, il 4 settembre 1998.

Ivan, portiere che ha vestito le maglie del Bra, Pro Patria e Legnano in Serie C, si era recato in Ucraina per combattere i russi e da qualche giorno non si hanno più sue notizie.

Aveva comunicato via social la sua decisione: "Morire vent’anni prima o vent’anni dopo, poco importa. Quel che importa è morire bene. Soltanto allora inizia la vita”.

Dopo giorni di silenzio, Vavassori aveva affidato il suo account social ad altre persone. 

E sono stati i "gestori" del suo profilo a lanciare l'allarme: "Siamo dispiaciuti di comunicarvi che questa notte, durante la ritirata di alcuni uomini feriti nell'attacco a Mariupol, due convogli sono stati distrutti dai militari russi.

In uno di questi pensiamo che ci fosse Ivan con il quarto reggimento. Stiamo cercando di fare del nostro meglio per capire se ci sono persone sopravvissute e i loro nomi".













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