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Omicron dilaga in Europa: Francia travolta dai contagi, la Finlandia vieta l'ingresso ai non vaccinati

Record anche in Gran Bretagna. La variante avanza ma non in maniera omogenea. Solo il Belgio in controtendenza: riaprono cinema e teatri


Michele Esposito


ROMA. Finlandia off limits per i turisti stranieri non vaccinati. Il Paese dei laghi è il primo nell'Ue a fare un passo destinato a far discutere anche nei corridoi delle istituzioni europee avendo optato per il divieto assoluto di ingresso per i non residenti che non siano immunizzati o guariti.

Più in generale è un martedì nero per l'Europa nella battaglia al coronavirus. Omicron sta dilagando ovunque. La nuova variante, dopo Danimarca e Portogallo, è diventata dominante anche in Olanda e in Svizzera, mentre la Francia nelle ultime 24 ore ha registrato un aumento ciclopico dei contagi battendo tutti i record con 180 mila nuovi positivi.

La Scandinavia è tra le regioni europee che sta affrontando una rapidissima ascesa dei contagi. La Danimarca registra infatti il più alto tasso di infezioni al mondo: secondo i dati delle scorse ore, su 100 mila abitanti in 1.612 sono positivi al Covid. E la Finlandia, dopo una riunione-lampo del governo, ha deciso di correre ai ripari nel modo più drastico: vietando, salvo alcune eccezioni, a tutti gli stranieri non vaccinati e con età superiore ai 16 anni di entrare nel Paese. I non residenti vaccinati, invece, dovranno comunque sottoporsi al tampone nelle 48 ore precedenti al loro ingresso, sulla scia di quanto deciso nei giorni scorsi dall'Italia e da un numero crescente di Paesi europei. Sempre in Finlandia, secondo la deputata di Fdi Augusta Montaruli che ha annunciato un'interrogazione a riguardo, ci sarebbe un caso particolare che riguarda due cittadini italiani. Entrambi, dopo essere risultati positivi allo scalo di Helsinki, sarebbero stati chiusi in un bagno dell'aeroporto per l'isolamento, è stata la denuncia di Montaruli, che ha chiesto l'intervento del ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

In Europa Omicron avanza dappertutto sebbene non in maniera omogenea. La Francia, nelle ultime 24 ore, è stata letteralmente travolta dai contagi registrando 180 mila positivi, cifra nettamente superiore a quella del giorno di Natale, quando il Paese aveva sfondato il tetto dei 100 mila casi. In Gran Bretagna i positivi sono stati 129.471, con 18 decessi, ma i dati sono incompleti a causa del periodo di vacanza. E la stragrande maggioranza sono concentrati nell'Inghilterra, dove i positivi sono oltre 117 mila, nuovo record assoluto della più popolosa nazione del Regno Unito.

Nell'Olanda del lockdown la crescita dei contagi sta rallentando ma, secondo gli esperti, dopo che Omicron ha ufficialmente scalzato Delta, il Paese potrebbe affrontare un nuovo balzo di casi di positività e di ricoveri ospedalieri. La Germania, dove vige il cosiddetto lockdown dei non vaccinati, per il momento sembra reggere mentre il Belgio registra un moderato ma costante calo dei contagi e, grazie ad una sentenza del Consiglio di Stato che ha annullato il decreto regio del 22 dicembre, vedrà nelle prossime ore riaprire cinema e teatri.

Il Covid sta inoltre tornando con prepotenza laddove tutto è cominciato, in Cina. Nelle ultime 24 ore la città di Xi'an, con i suoi 13 milioni di abitanti in lockdown da sei giorni, ha registrato 209 nuovi casi, il livello giornaliero più alto dal marzo 2020. I dati ufficiali sono meno drammatici di quelli europei ma Pechino ha già scelto di allargare le rigidissime restrizioni alle aree vicine per arginare il più grande focolaio di Covid dopo quello di Wuhan. Così altre centinaia di migliaia di persone sono finite in lockdown a Yan'an, che dista circa 300 chilometri da Xi'an. 













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