il caso

Manager nominato da Meloni cita il discorso di Mussolini sul delitto Matteotti: bufera politica e dimissioni

La mail di Claudio Anastasio era stata inviata ai componenti del Cda della società pubblica che gestisce i sistemi software di Inail, Inps e Istat (foto Ansa da profilo Fb)



ROMA. Il presidente della società 3-I, Claudio Anastasio, si è dimesso. Si apprende da fonti di governo. Secondo La Repubblica, Anastasio aveva inviato ai componenti del Cda della società pubblica che gestisce i sistemi software di Inail, Inps e Istat, una mail con una citazione esplicita del discorso di Benito Mussolini del gennaio del 1925, con cui il capo del fascismo rivendicava la responsabilità politica del delitto Matteotti. "Stiamo sperimentando piattaforma in cybersecurity a livello nazionale", scriveva dieci giorni fa Claudio Anastasio, in uno degli ultimi post su Facebook in veste di presidente di 3-I Spa.

"Una vergogna inenarrabile. Questo non è un Governo, è un'apologia del fascismo quotidiana". Così via Facebook la vicepresidente del Parlamento europeo ed eurodeputata del Pd, Pina Picierno. "Siamo indignati. Noi abbiamo presentato la proposta di legge per celebrare Giacomo Matteotti nel centenario del suo assassinio mentre un manager di fiducia del Governo, in una sua minacciosa lettera ai componenti del Cda della 3-I, usa le parole di Mussolini che rivendicava l'assassinio politico del leader socialista. Giorgia Meloni spieghi come sia stato possibile la nomina di quel manager", afferma Filiberto Zaratti, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra in commissione Affari costituzionali, primo firmatario, con Arturo Scotto del Pd, della proposta di legge per celebrare Giacomo Matteotti.

"Le dimissioni di Claudio Anastasio erano più che doverose. Purtroppo siamo di fronte all'ennesima pezza messa sugli enormi buchi fatti dal governo Meloni. Le nomine ai vertici delle società partecipate sono un aspetto importante della vita pubblica italiana. Quali sono i riferimenti culturali dei dirigenti che il governo sta piazzando in organismi chiave del Paese? A quale modello sociale e istituzionale guardano? Sarebbe un errore derubricare questa vicenda ad episodio singolo, purtroppo è una matrice che si replica". Lo afferma la senatrice Alessandra Maiorino, vice presidente del Movimento 5 Stelle a Palazzo Madama.

"Ho presentato insieme a Filiberto Zaratti un disegno di legge per celebrare Matteotti. Vedere un manager di stato indicato dalla Meloni citare le parole pronunciate dal Duce al tempo del delitto fa venire i brividi. Oggi Anastasio si dimette, ma Meloni chieda scusa subito". Così su Twitter Arturo Scotto, deputato di Art.1.

Il personaggio. Prima della nomina, arrivata a fine novembre con un dpcm della premier Giorgia Meloni, Claudio Anastasio era noto soprattutto come il fondatore di tNotice, società specializzata in raccomandate elettroniche. In passato, il suo nome aveva fatto notizia in quanto presidente esecutivo della Mussolini Internet, annunciando il 13 giugno 1997 - all'indomani della morte di Vittorio, secondogenito del Duce - l'inaugurazione del sito internet ufficiale Mussolini. La 3-I Spa è stata annunciata il 14 aprile 2022, sotto il governo Draghi, da parte del Ministero del lavoro, che la definiva la "prima software house pubblica a servizio del welfare", prevista dal Decreto Legge per le misure urgenti di attuazione del Pnrr. Inizialmente avrebbe dovuto essere guidata da Roberto Lancellotti, ma con l'avvento del nuovo esecutivo si è optato per una soluzione diversa, puntando appunto sull'imprenditore del settore informatico, Anastasio. La nomina è arrivata il primo dicembre 2022 pochi giorni prima della nascita effettiva della società, annunciata il 12 dicembre dal sottosegretario con delega all'Innovazione tecnologica Alessio Butti, dal ministro per la P.a Paolo Zangrillo. La società, in sostanza, si dedicata allo sviluppo di software a supporto della trasformazione digitale della Pubblica amministrazione, milestone prevista dalla missione "M1C1-Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella PA" del Piano nazionale di ripresa e resilienza.













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