il disastro

Crollo del Ponte Morandi a Genova, il ricordo quattro anni dopo. Mattarella e Draghi: «Mai più un dramma così»

Era il 14 agosto 2018 quando crollava il viadotto sul torrente Polcevera, causando la morte di 43 persone. Il Presidente della Repubblica: «Ferita non rimarginabile»



GENOVA. Erano le 11.36 del 14 agosto 2018 quando il Ponte Morandi crollava rovinosamente causando 43 vittime, 11 feriti e mezzo migliaio di sfollati.

Una tragedia che a quattro anni dall'accaduto presenta una ferita non rimarginabile per tutto il Paese.

Il crollo del viadotto sul torrente Polcevera è stato «un dramma che segna la vita della Repubblica - ha affermato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in una nota - e per il quale la magistratura sta doverosamente accertando le responsabilità. Rinnovo anzitutto ai familiari, costretti a patire il dolore più grande, la più intensa solidarietà della nostra comunità nazionale».

«Il dolore per questa terribile ricorrenza si associa a una convizione: lo Stato deve fare tutto il possibile perché tragedie simili non avvengano mai più». Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi in un messaggio inviato al sindaco di Genova Marco Bucci in occasione del quarto anniversario del crollo. «Dobbiamo garantire la sicurezza delle nostre infrastrutture, tutelare la vita dei cittadini. Ne va della credibilità dell'Italia e delle istituzioni» ha concluso Draghi.

Ponte Genova, la messa e la cerimonia per l'anniversario del crollo

Con la messa officiata dall'arcivescovo di Genova Marco Tasca in ricordo delle vittime e per i loro familiari sono cominciate le cerimonie per la commemorazione del crollo del ponte Morandi. Il viadotto sul torrente Polcevera crollo alle 11:36 del 14 agosto 2018 causando 43 vittime, 11 feriti e 566 sfollati. Alla messa partecipano, tra gli altri, il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini, Il sindaco Marco Bucci e il segretario della Lega Matteo Salvini che prima di entrare in chiesa, quella di San Bartolomeo alla Certosa, si è intrattenuto con alcuni familiari delle vittime. Per la Regione c'è l'assessore alla Cultura Ilaria Cavo. LEGGI L'ARTICOLO

La cerimonia in ricordo delle vittime si è svolta stamattina (14 agosto) e ha visto la partecipazione del ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini, del governatore Giovanni Toti, del sindaco di Genova Marco Bucci, del segretario della Lega Matteo Salvini, dell'assessore alla Cultura della regione Liguria Ilaria Cavo, oltre che della presidente del Comitato per il ricordo delle vittime del Morandi Egle Possetti, dell'arcivescovo di Genova mons. Marco Tasca e dell'imam Salah Hussein.

Ieri sera alla Radura della Memoria, sotto il nuovo ponte San Giorgio, si è tenuto un concerto di musiche sacre.

«Genova non vuole dimenticare, noi saremo sempre vicini ai parenti di chi ha perso la vita, Genova scolpirà nella pietra questa data: il 14 agosto» ha affermato il sindaco di Genova Marco Bucci.

«La ferita è sempre aperta ma quattro anni dopo quello che ci fa più male è la cessione della concessione». Così Egle Possetti, presidente del comitato Ricordo vittime ponte Morandi prima dell'inizio della commemorazione. «È inaccettabile che questa concessione, già scritta come nessuno di noi l'avrebbe scritta neanche per comprare una bicicletta, non sia stata stracciata ma addirittura remunerata agli azionisti, una cosa che umanamente non potremo mai accettare, tutti dovrebbero sapere cosa è successo e a raccontarlo rimangono sbalorditi».













Scuola & Ricerca

In primo piano

L’ultimo saluto

A Miola di Piné l’addio commosso a don Vittorio Cristelli

Una folla al funerale del prete giornalista che ha segnato un’epoca con la sua direzione di “Vita Trentina”. Il vescovo Tisi: «Non sempre la Chiesa ha saputo cogliere le sue provocazioni»

IL LUTTO. Addio a don Cristelli: il prete “militante”
I GIORNALISTI. Vita trentina: «Fede granitica e passione per l'uomo, soprattutto per gli ultimi»
IL SINDACO. Ianeselli: «Giornalista dalla schiena dritta, amico dei poveri e degli ultimi»