la pandemia

Covid, il virus torna a far paura: impennata dell’Rt. Ma in Trentino il rischio resta basso

Soltanto per Trentino (e Valle d'Aosta) c'è la classificazione a rischio basso, tutte le altre hanno un rischio moderato. E intanto spunta la proposta: vaccino indispensabile per andare in discoteca, in palestra, allo stadio o a un concerto



TRENTO. Impennata dell'Rt e in rialzo anche l'incidenza, rispettivamente a 0,91 (0,66 la scorsa settimana) e a 19 casi su 100 mila abitanti ( dati di ieri contro 11 casi su 100mila 7 giorni fa). Sono questi - secondo quanto si apprende, i dati contenuti nella bozza di monitoraggio settimanale dell'Iss- Ministero della Salute sull'andamento dei contagi ora all'esame della cabina di regia e che saranno presentati oggi.

Sono 19 le Regioni e Province Autonome (PA) classificate a rischio moderato e due (Provincia di Trento e Valle D'Aosta) a rischio basso questa settimana. Lo rileva, secondo quanto si apprende, la bozza di monitoraggio settimanale dell'Iss- Ministero della Salute sull'andamento dei contagi ora all'esame della cabina di regia e che sarà presentata oggi. Solo due settimane fa tutte le regioni erano classificate a rischio basso mentre dalla scorsa settimana si è iniziato ad evidenziare un aumento dei casi in 11 Regioni.

Intanto, si discute sull’obbligatorietà o meno della vaccinazione. «Non possiamo pretendere che per salire su un bus o fare la spesa ci si debba per forza vaccinare, sarebbe contro la Costituzione italiana. Però se diciamo ai ragazzi che per andare in discoteca, in palestra, allo stadio o a un concerto, il vaccino è indispensabile, forse ne convinciamo qualcuno a farlo». Così il presidente della Regione Liguria sostiene la "via italiana” all'obbligo del green pass. «Siccome la variante Delta c'è e i contagi aumentano, se cerchiamo di convincere a vaccinarsi anche con qualche minima coercizione, penso che sia opportuno - ha concluso - per non rivivere ciò che abbiamo vissuto per due anni di seguito».













Scuola & Ricerca

In primo piano

L’ultimo saluto

A Miola di Piné l’addio commosso a don Vittorio Cristelli

Una folla al funerale del prete giornalista che ha segnato un’epoca con la sua direzione di “Vita Trentina”. Il vescovo Tisi: «Non sempre la Chiesa ha saputo cogliere le sue provocazioni»

IL LUTTO. Addio a don Cristelli: il prete “militante”
I GIORNALISTI. Vita trentina: «Fede granitica e passione per l'uomo, soprattutto per gli ultimi»
IL SINDACO. Ianeselli: «Giornalista dalla schiena dritta, amico dei poveri e degli ultimi»