IL PROVVEDIMENTO

Covid, ecco la bozza del Dpcm: spostamenti vietati e negozi chiusi nelle zone ad alto rischio

I presidenti di regione hanno chiesto una sospensione per valutare le misure



ROMA.  È stata sospesa la riunione tra governo, regioni province e comuni sul nuovo Dpcm che dovrà essere varato nelle prossime ore. Dopo aver ricevuto la bozza del testo, i presidenti di regione hanno chiesto una sospensione per valutarlo. 

ECCO LA BOZZA.

Nelle aree ad alto rischio che ricadono negli scenari 3 e 4 indicati nel documento dell'Iss - quelle caratterizzate da uno scenario di 'elevata gravità e quelle nelle quali ci sono situazioni di 'massima gravità - "è vietato ogni spostamento in entrata e uscita dai territori". E' quanto prevede la bozza del nuovo Dpcm secondo il quale il provvedimento - che sarà adottato con ordinanze del ministro della Salute - può riguardare intere "Regioni o parti di esse".

La differenza tra le zone che ricadono nello scenario 3 e in quelle che rientrano nel 4 sta nel fatto che in queste ultime sono vietati anche gli spostamenti "all'interno dei medesimi territori", dunque a livello comunale e provinciale.

 Le «ulteriori misure di contenimento del contagio» nelle Regioni, o in parte di esse, che ricadono nello scenario di rischio 3 o nello scenario di rischio 4 entrano in vigore «con ordinanza adottata dal Ministro della salute d'intesa con il presidente della Regione interessata». 

Nelle zone rosse anche per i ragazzi della seconda e terza media sarà in vigore la didattica a distanza. «Ferma la possibilità di svolgimento in presenza dei servizi educativi per l'infanzia...e del primo anno di frequenza della scuola secondaria di primo grado, le attività scolastiche e didattiche si svolgono esclusivamente con modalità a distanza». In tutte le altre zone il Dpcm conferma invece quanto annunciato dal premier alla Camera: scuola in presenza per infanzia, elementari e medie e Dad per le superiori: «le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell'organizzazione dell'attività didattica...in modo che il 100 per cento delle attività sia svolta tramite il ricorso alla didattica digitale integrata». 

A bordo dei mezzi pubblici del trasporto locale e del trasporto ferroviario regionale sarà consentito «un coefficiente di riempimento non superiore al 50 per cento»; ciò con esclusione, però, del «trasporto scolastico dedicato». 

Stop anche alle attività dei negozi e mercati nelle regioni, province e comuni a massimo rischio. «Sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari». Il provvedimento ferma anche i mercati, tutte le attività di bar e ristorazione (salvo la consegna a domicilio l'asporto consentito fino alle 22) e le attività sportive. Resta invece consentita l'attività motoria «in prossimità della propria abitazione» e con obbligo della mascherina e l'attività sportiva «esclusivamente all'aperto e in forma individuale». Per le aree ad alto rischio, dunque nelle zone arancioni, restano invece aperti i negozi ma chiudono bar e ristoranti. Limitato in queste zone anche «ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici e privati in un comune diverso da quello di residenza» salvo esigenze di lavoro, studio, salute e necessità. 

 Niente possibilità di andare dal parrucchiere, dal barbiere o dall'estetista nelle zone rosse. È quanto prevede la bozza per le aree in «caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto», dunque quelle inserite nello scenario 4. «Sono sospese - si legge - le attività inerenti i servizi alla persona»

«È fatto obbligo nei locali pubblici e aperti al pubblico, nonché in tutti gli esercizi commerciali di esporre all'ingresso del locale un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente nel locale medesimo, sulla base dei protocolli e delle linee guida vigenti».

Smart working ai massimi livelli possibili, sia nella Pubblica amministrazione che nel settore privato, e ingressi differenziati del personale. In particolare, le pubbliche amministrazioni (salvo il personale sanitario e chi è impegnato nell'emergenza) dovranno assicurare «le percentuali più elevate possibili di lavoro agile, compatibili con le potenzialità organizzative e con la qualità e l'effettività del servizio erogato» e «con le modalità stabilite da uno o più decreti del Ministro della pubblica amministrazione». Sarà compito di ciascun dirigente di garantire il massimo livello di smart working. La bozza di Dpcm contiene anche la «forte raccomandazione» dell'utilizzo della modalità di lavoro agile da parte dei datori di lavoro privati. 

È prevista la «sospensione dello svolgimento delle prove preselettive e scritte delle procedure concorsuali pubbliche e private e di quelle di abilitazione all'esercizio delle professioni, a esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati sia effettuata esclusivamente su basi curriculari ovvero in modalità telematica ovvero in cui la commissione ritenga di procedere alla correzione delle prove scritte con collegamento da remoto, nonché ad esclusione dei concorsi per il personale sanitario, ivi compresi, ove richiesti, gli esami di Stato e di abilitazione all'esercizio della professione di medico chirurgo e di quelli per il personale della protezione civile».

C'è poi la sospensione delle attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò, anche se svolte all'interno di locali adibiti ad attività differente. Inoltre, sono sospese le mostre e i servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura. 

«Nelle giornate festive e prefestive sono chiuse le medie e grandi strutture di vendita, nonché gli esercizi commerciali presenti all'interno dei centri commerciali e dei mercati». 













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