il fatto

Bimbi in lacrime, il famoso cigno “Arturo” ucciso a bastonate

L’animale viveva con la sua compagna “Principessa” e i piccoli appena nati in un lago nei pressi di Schio. L’associazione difesa animali ha messo una taglia di 5mila euro sull’uccisore: «Un criminale che probabilmente è abituato a uccidere senza troppo riguardo gli animali»



VICENZA. Una taglia da 5.000 euro per scovare il responsabile della morte a bastonate di un cigno, "Arturo", che da anni rappresentava un'attrattiva per i residenti e i turisti (e soprattutto per i bambini) a Laghi (Vicenza), noto alle cronache per essere il comune più piccolo del Veneto. L'iniziativa è dell'Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente (Aidaa).

Il cigno viveva con la sua compagna, "Principessa", negli specchi d'acqua del territorio comunale, che si trova nella zona di Schio. Un gesto che l'Aidaa attribuisce a «un criminale che probabilmente è abituato a uccidere senza troppo riguardo gli animali. Per questo va assicurato alla giustizia quanto prima e quanto prima va quindi individuato. La cifra della taglia sarà pagata a chiunque con la sua testimonianza diretta davanti alle forze dell'ordine permetterà l'identificazione e la condanna definitiva del responsabile dell'uccisione».

La scoperta dell'uccisione di Arturo risale ai giorni scorsi, quando il cigno è stato trovato senza vita sulla riva del laghetto in cui viveva. Sulla vicenda indagano le guardie venatorie che mantengono il più stretto riserbo, pare che l'animale possa essere stato ucciso a bastonate.

Secondo alcune indiscrezioni raccolte in paese, qualcuno nei mesi scorsi aveva addirittura rubato le uova della "Principessa", che poi nelle settimane successive aveva comunque portato a termine una covata da cui sono nati diversi piccoli. 













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