Un’autostrada più sicura, obiettivo di A22 e polizia

Negli ultimi anni diminuito costantemente il numero degli incidenti mortali Il procuratore Rispoli: tendenzialmente favorevole al reato di omicidio stradale


di Maurizio Dallago


BOLZANO. L’obiettivo comune? Arrivare a standard di sicurezza sempre maggiori per chi viaggia in autostrada. Di questo si è parlato ieri nel convegno organizzato a Bolzano da A22 e polizia di Stato. Con un occhio al reato di omicidio stradale che sta per essere introdotto nell’ordinamento italiano. Il direttore tecnico generale di Autobrennero, Carlo Costa, sottolinea i numerosi interventi e provvedimenti che negli anni sono stati fatti dall’A22, mirati a garantire sicurezza e allo stesso tempo a ridurre l’inquinamento sia acustico che atmosferico e non a caso, da 10 anni, il tasso incidentalità globale (Ttig) lungo l’autostrada Autostrada è in costante diminuzione. Negli ultimi tre anni è calato infatti il numero degli incidenti stradali con esito mortale sull'arteria autostradale dal Brennero a Modena. Nel 2012 i morti erano sedici, nel 2013 cinque e lo scorso anno quattro. Lo rivelano i dati rilevati dalla polizia di Stato e dai carabinieri. Altalenante invece il numero degli incidenti: 768 nel 2012, 568 nel 2013 e 605 nel 2014. Nel suo intervento Costa ha ricordato come «il 93 per cento degli incidenti siano legati al fattore umano, ovvero errore, distrazione, colpo di sonno, imprudenza e guida sotto l’effetto di sostanze alteranti». All’interno dei comportamenti errati di guida, nel 44% dei casi le prime tre cause di incidente sono il mancato rispetto delle regole di precedenza, la guida distratta e la velocità troppo elevata. Nel convegno - presenti tra gli altri il prefetto Elisabetta Margiacchi, il questore di Bolzano Lucio Carluccio ed il comandante provinciale delle Fiamme Gialle, colonnello Giulio Piller - l’opportunità di fare un quadro dell’esistente e di proporre soluzioni verso un futuro con meno incidenti. «Già si collabora bene tra soggetti coinvolti, ma la rete dovrà essere ancora di più rafforzata», così l’amministratore delegato di A22, Walter Pardatscher. Da considerare che Autobrennero, al pari degli altri concessionari stradali, sostiene con circa 400 mila euro annui il lavoro della polizia stradale lungo l’asse A22. Due le tavole rotonde tra gli esperti, entrambe coordinate dal nostro direttore, Alberto Faustini.

Reato di omicidio stradale.Pochi giorni fa il Senato ha dato il via libera al ddl, la cui novità principale è l’introduzione dei due nuovi reati di omicidio stradale e di lesioni personali stradali. È previsto ilo carcere da 8 a 12 anni per omicidio colposo commesso da un conducente in stato di ebbrezza alcolica o sotto l’effetto di droghe. la pena diminuisce tra i 7 ed i 10 anni di carcere se l’omicidio viene commesso in stato di ebbrezza alcolica, con tasso alcolemico superiore a 0,8, ma non superiore a 1,5g/l. Stessa pena, per lo stesso reato, se il conducente di un mezzo a motore procede in un centro urbano ad una velocità pari o superiore al doppio di quella consentita. Previste pene severe anche per il reato di lesioni personali stradali, l’inasprimento della pena per chi fugge e la revoca della patente, come pena accessoria, fino ad un massimo di 30 anni. «Sono tendenzialmente favorevole a queste norme, anche se aspettiamo di vedere l’iter conclusivo in parlamento», così Guido Rispoli. «Si abbasserebbero certamente i dati statistici legati agli incidenti stradali», ancora il procuratore capo della Repubblica di Bolzano.

La polizia di Stato. «Dobbiamo concentrarci sugli obiettivi congiunti, che si declinano su più versanti: estensione del nuovo protocollo operativo antidroga sui conducenti professionali in autostrada, azione di contrasto più incisiva nei confronti di comportamenti scorretti posti in essere dai conducenti di veicoli stranieri, aumento delle pattuglie, maggiore visibilità, incremento dei controlli, spinta all’innovazione sulle tecnologie da remoto a supporto dell’uomo, formazione degli operatori, crescita culturale degli utenti», sottolinea Roberto Sgalla, direttore centrale delle specialità della polizia di Stato. Nel corso del 2014 in autostrada sono state accertate 592.031 violazioni del codice della strada e sono stati 522.958 i conducenti controllati con precursori ed etilometri a livello nazionale. «In questo scenario, si collocano nuove misure di contrasto degli illeciti comportamenti di guida, un impiego più diffuso delle tecnologie disponibili per il controllo della velocità e delle condizioni fisiche di chi guida», evidenzia Giuseppe Bisogno, direttore del servizio polizia stradale all’interno del dipartimento della Pubblica sicurezza. «Il consolidato partenariato tra polizia stradale e concessionarie autostradali funziona». Non a caso è di queste ore la sottoscrizione di un contratto di cessione in comodato d’uso da parte di A22 alla Polstrada di sei autovetture Audi A4 destinate ai servizi di polizia stradale sulla viabilità ordinaria.













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