Le funivie del Bondone sono pubbliche

Sottoscritto ieri dalla Provincia l’ultimo aumento di capitale per 5,1 milioni di euro


di Roberto Colletti


TRENTO. Ci sono voluti vent'anni dall’ingresso dell'allora Tecnofin Strutture, ma dopo una lunga e faticosa storia di bilanci in perdita le funivie del Bondone sono diventate pubbliche. Non c'è da fare festa, come si può immaginare, è solo l'ennesimo rilancio di una scommessa sinora avara di soddisfazioni per tutti, investitori privati e pubblici. L'atto finale ieri con la formale sottoscrizione della Provincia, tramite Trentino Sviluppo, dell'ultimo aumento di capitale per 5.187.000 euro di Trento Funivie, operazione che porta la sua quota nella società dal 32 al 57,84 per cento.

Piazza Dante è diventata con ciò l'azionista di maggioranza, con le Funivie Folgarida Marilleva - già della famiglia Bertoli, oggi della Cooperazione di Diego Schelfi - calate dal 52 al 33,88 per cento ed il Comune di Trento, che s'è ben guardato dall'aprire il portafoglio, dimezzato dal 16 all' 8,28 per cento. Se potevano ancora esserci dubbi, ora è chiaro che i rischi dell'ambizioso piano di valorizzazione turistica del Bondone sono pressoché totalmente pubblici, con buona pace della favola dei Progetti territoriali tanto cara al precedente sindaco.

L'operazione conclude l'operazione varata il 6 luglio scorso dall'assemblea della società presieduta da Fulvio Rigotti che aveva deliberato l'azzeramento delle perdite e l'aumento del capitale. Il “rosso” al 26 giugno 2012 pesava per 2.150.000 euro su un capitale sociale di 7.225.000 euro, ieri riportato a quota 11.075.000 milioni, con un piccolo pacchetto di azioni ancora libere sino al 31 dicembre 2013 in attesa, si racconta, di un qualche investitore privato che abbia voglia di cimentarsi con la “montagna di Trento”. Ma non c'è fretta dato che Trentino Sviluppo, su disposizione della giunta provinciale, ha provveduto all'unica, vera urgenza, ossia assicurare la liquidità per consentire a Trento Funivie di pagare i fornitori e di preparare piste ed infrastrutture per le Universiadi del dicembre 2013.

A questo serviranno l'assegno di 1,6 milioni pubblici versato nel luglio scorso ed il conferimento, perfezionato ieri, del bacino d'innevamento di Mezzavia, essenziale per assicurare la neve programmata, valutato poco più di 3,5 milioni. Sono questi due apporti che, nel consentire la gestione di cassa, hanno fatto di Trentino Sviluppo l'azionista di maggioranza, mettendo sulle sue spalle tutto il peso dell'avventura funiviaria del Bondone, posto che il socio privato, le cooperative Funivie Folgarida Marilleva, ha partecipato alla ricapitalizzazione limitandosi a conferire un credito verso la controllata di 384 mila euro. Spiccioli. Ma il presidente Dellai crede nella prospettiva di un Bondone turistico e sostiene il progetto di un collegamento funiviario Trento – Vason. Finché quest'idea futuribile avrà uno sponsor così potente Trento Funivie potrà chiudere i bilanci in serenità, a colpi di ricapitalizzazioni.

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