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Lavoro, segnali positivi: duemila disoccupati in meno

Dati incoraggianti dall’Isat per il secondo trimestre del 2015. L’estate da record fa impennare i contratti stagionali



TRENTO. «Un segnale di fiducia, che dimostra la reattività e la dinamicità del mercato del lavoro trentino, capace di creare nuove opportunità, con un aumento degli occupati ed una diminuzione, di circa 2000 unità rispetto all'ultimo semestre, di coloro che invece cercano lavoro».

Con queste parole, il presidente della Provincia Ugo Rossi ed il vicepresidente Alessandro Olivi commentano i dati dell’Istat, sul mercato del lavoro nel secondo trimestre del 2015. «In Trentino ci sono più persone che lavorano – spiega Olivi – infatti gli occupati crescono, su base annua, di circa il 2%. Migliorano tutti gli indicatori e frena la disoccupazione, nel senso che, sempre su base annua, aumenta meno rispetto al solito.

Anzi – chiarisce Olivi – se si confrontano i dati del secondo trimestre 2015 con quelli degli ultimi sei mesi scopriamo che i disoccupati in Trentino scendono da 20.000 a 18.000 unità. Inoltre, va sottolineato che, per la maggior parte, i disoccupati non sono lavoratori espulsi, ma persone che cercano lavoro, come giovani o donne, rientrando nel mercato del lavoro dall'inattività. Ed è proprio su questo punto – aggiunge l’assessore alle attività economiche – che dobbiamo impegnarci, perché la crisi ha creato nuovi bisogni di lavoro in strati della popolazione che non avevano lavorato prima.

Anche da questi dati - conclude Olivi - risulta che tendenzialmente le imprese trentine sono impegnate nel trattenere la forza lavoro e che probabilmente attendono una fase di migliore crescita per dare all'occupazione le risposte che siamo impegnati a fornire».

Le forze di lavoro superano in Trentino le 252 mila unità, aumentando di circa il 2% rispetto allo stesso trimestre del 2014, con una composizione di genere che vede un incremento significativo per le donne (+5%) e una leggera contrazione per gli uomini (-0,8%). Gli occupati hanno raggiunto circa le 234 mila unità, suddivise fra 130 mila lavoratori e 104 mila lavoratrici. Secondo il settore di attività si ripartiscono fra un 4,5% di agricoltura, un 25% di industria e oltre un 70% di servizi.

È un mercato che sta evidenziando una sempre maggior tendenza alla terziarizzazione. Come era naturale attendersi, considerato l’ottimo andamento della stagione turistica in corso, il settore del commercio, alberghi e ristoranti registra un aumento vicino all’8%. Variazioni in crescita si hanno anche per gli altri comparti dei servizi mentre l’industria segna un rallentamento di oltre il 6%, imputabile principalmente al comparto delle costruzione che rileva, su base annua, un circa il 13%.

Nel 2° trimestre 2015 la disoccupazione è ancora in leggero aumento su base annua, superando di poco le 18 mila unità, in diminuzione rispetto al 1° trimestre 2015. Da rilevare che negli ultimi due trimestri (4° trimestre 2014 e 1° trimestre 2015) i disoccupati avevano superato quota 20 mila unità.

Per quanto riguarda i tassi, caratteristici del mercato del lavoro, si rileva che nel 2° trimestre 2015 in Trentino il tasso di attività è pari al 71,3% in crescita su base annua di 8 decimi (nel 2° trimestre 2014 era pari al 70,5%); il tasso di occupazione 15-64 anni è pari al 66,0% in aumento di 4 decimi (nel 2° trimestre 2014 era pari al 65,6%) e il tasso di disoccupazione è pari al 7,2% in aumento anch’esso di 4 decimi (nel 2° trimestre 2014 era pari al 6,8%). I medesimi tassi in Italia sono pari al 64,2% per quello di attività, 56,3% per quello di occupazione e 12,1% per quello di disoccupazione.













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