L’albergatore trentino che ha conquistato Bibione 

Storie di imprenditori. Mario Fontana, montanaro fassano, è proprietario di alberghi e appartamenti in riva al mare: «Sono partito come pastore: ricordo ancora la fame che avevo»


Carlo Bridi


Trento. Grinta, determinazione, voglia d’intrapresa, grande fiuto negli affari (tant’è che in paese è chiamato “la volpe”), un imprenditore che merita essere additato come esempio di questo nostro Trentino montanaro. L’imprenditore di cui parliamo, nato tra le montagne della val di Fassa, ha però sviluppato la sua attività di albergatore nel mare di Bibione, dove nell’arco di 20 anni ha comperato 3 alberghi che gestisce con la sua famiglia, senza mai perdere di vista i suoi interessi in Trentino dove ha continuato ad espandersi.

Il suo nome è Mario Fontana, classe 1943, nato in una poverissima famiglia contadina, avviato al lavoro fin da bambino: prima dei 10 anni faceva già il pastorello, portando a pascolo la vacca della famiglia. La cosa che Fontana ricorda più di ogni altra di quel periodo, è la fame sofferta: «Avevo sempre fame» - è infatti il titolo del libro che è stato dedicato alla sua avventura imprenditoriale. Una fame che lo ha portato fino a rubare le uova nel pollaio dei vicini per poter sopravvivere. Ma la vita di Mario era destinata a continui colpi di scena, i suoi genitori lo hanno spedito assieme ai sui fratelli in seminario per studiare. «Eravamo poveri in canna ma siccome la mamma era la perpetua del prete di San Giovanni, questo ci ha permesso di non dover pagare la retta».

Ma dopo pochi anni - a causa di necessità famigliari - Fontana dovette cambiare per una scuola professionale a Roma. La frequenza gli offriva anche la possibilità di soggiorni in Germania. Il giovane Mario scelse di partire lavorò come cameriere. Poi, per un caso della vita, il ristorante dove lavorava era rimase senza cuoco e lui con grande coraggio si offrì come sostituto mettendo a frutto quanto imparato. Furono 3 anni molto importanti nei quali imparò bene il mestiere.

Nel 1963 rientrato in Val di Fassa, spinse mamma e papà ad ampliare l’attività della piccola pensione da una a tre camere, nel ’65 -66 la capienza di quello che era diventato “l’Albergo Fontana” era di 100 posti letto. Nei primi anni ’70 liquiò le quote dei fratelli e continuò nel suo sviluppo. «Ho due soci azionisti - afferma oggi - le banche e il Governo. Ho ampliato la cucina e il ristorante, ho ancora aumentato il numero delle stanze ed ho realizzato la piscina coperta, ma non solo: ho inventato il tubo d’acqua più lungo, oltre 60 metri, diventato richiamo per i turisti».

Ma da tempo Fontana guardava all’Adriatico. Nel 1999 arrivò l’acquisto del primo albergo fronte mare a Bibione, l’Hotel Lido ( 4 stelle). Appena 3 anni dopo arrivò l’acquisto dell’Hotel Cesare Augusto, un 3 stelle che ora dopo 20 anni è stato completamente ristrutturato. Poi l’acquisto di qualche appartamento, sempre a Bibione, e un pub-ristorante e infine, appena un mese fa, ecco l’acquisto nella zona Terme di Bibione dell’Hotel Principe, un 4 stelle S. Nel frattempo Fontana si espande anche in Trentino Alto Adige con l’acquisto dell’Hotel Savoy a Passo Carezza, per il quale è previsto un investimento di una quindicina di milioni per portarlo a 4-5 stelle.

Forte l’impegno anche nel sociale. Mario è stato sindaco di Vigo dal 75 all’80, ma il suo grosso impegno è proseguito nella realizzazione di infrastrutture in valle di Fassa nel settore impiantistico. Oggi dà lavoro mediamente a 150 collaboratori, ed i posti letto hanno raggiunto quota 1000.

E il futuro? «Sono ottimista, l’inverno i turisti ormai arrivano da tutto il mondo». Mario non ha dimenticato la sua provenienza contadina, ha grande attenzione ai prodotti tipici locali, ma non solo. Con gli allevatori locali ha organizzato anche le visita alle aziende. In tutto questo, un ruolo centrale è stato svolto dalla moglie Ivana che Mario definisce «grande albergatrice», e dai figli Igor e Omar.













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