lavoro

In Alto Adige diminuiscono i disoccupati. La Uil: «La situazione è tornata quella precedente alla pandemia»

Il segretario Toni Serafini dipinge una realtà molto buona: «Decisamente meglio rispetto a un anno fa e quasi simile a quella del giugno del 2019». Il solo comparto che fa fatica è quello dell’agricoltura



BOLZANO. Nel mese di giugno di quest’anno, in Alto Adige si registra una buona situazione del mercato del lavoro, decisamente meglio rispetto al giugno di un anno fa e quasi simile al giugno del 2019, ovvero prima della pandemia. Lo dice in una nota il segretario generale Uil-Sgk Toni Serafini.

Questa la situazione fornita dal sindacato: 216.709 occupati (+ 7,3% rispetto al giugno 2020; uomini + 5,9% e donne + 8,9%). «Nel giugno 2019 – fa sapere Serafini – avevamo 217.463 occupati, pertanto per arrivare a tale quota mancano solo 704 occupati. Unico settore negativo, l'agricoltura, che segna ben 11.197 occupati, cioè - 416 occupati, -3,6%. Tutti gli altri settori danno un segno positivo, anche se con un andamento differenziato, molto bene manifattura industria, commercio, trasporto e magazzinaggio, istruzione, sanità e assistenza. I disoccupati sono 16.719, però in netta diminuzione (-32%)». Con la buona ripresa del turismo, la situazione del mercato del lavoro in Provincia è tornato quindi alla quasi alla normalità.

«Ma è ancora importante seguire le indicazioni delle istituzioni, uso della mascherina ove indicato, distanziamento tra persone, lavarsi spesso le mani e soprattutto vaccinarsi per sicurezza individuale e della comunità», scrive Serafini. 













Scuola & Ricerca

In primo piano