Imprese, taglio ai controlli La Provincia: meno 80% 

Oggi sono circa 62 mila all’anno. Firmato un primo accordo con la Cooperazione  Rossi: «Basta doppioni, senza rinunciare alla sicurezza». Arriva il registro unico



TRENTO. Come aveva annunciato già un anno fa, la Provincia si è data l’obiettivo di ridurre e semplificare i controlli alle imprese, in modo da concentrarsi su verifiche mirate e «liberare» l’economia. Obiettivo un taglio dell’80%, ha detto ieri il governatore Ugo Rossi, «senza rinunciare alla sicurezza»: «Con questo intervento vogliamo promuovere l’attrattività imprenditoriale del Trentino come un territorio aperto, dinamico e competitivo che razionalizza le procedure avvalendosi anche delle competenze presenti nella società. E’ un buon esempio di sussidiarietà orizzontale e di come possiamo interpretare le competenze che la nostra autonomia ci assegna per sperimentare semplificazioni importanti nel nostro rapporto con le imprese, dando meno fastidio possibile».

Un primo passo è stato fatto ieri con la firma di un protocollo tra Provincia e Federazione della Cooperazione. Il nuovo modello - frutto del lavoro del tavolo tecnico per i controlli composto da 17 membri tra associazioni di categoria, sindacati, enti bilaterali - sarà aperto all’adesione delle altre categorie economiche .

Oggi sono circa 62 mila all’anno i controlli effettuati da Provincia, Agenzie e Azienda sanitaria sulle circa 50 mila imprese iscritte alla Camera di commercio, che rientrano in 230 procedimenti amministrativi. I controlli sulle cooperative sono circa 5800.

«Ci sono tanti enti che compiono controlli analoghi - ha spiegato il direttore generale della Provincia Paolo Nicoletti - ci troviamo di fronte a tante duplicazioni. L’obiettivo è razionalizzare». La Federazione alimenterà il Registro unico dei controlli (a cui tutti i diversi enti avranno accesso) con i dati che derivano dall’attività di revisione sulle cooperative e dagli esiti dei processi gestionali riferiti alle attività di consulenza, sindacali, di servizio, fiscali e amministrativi sulle coop medesime. Si punterà sull’attività di verifica svolta dai centri di assistenza tecnica alle imprese (Cat) aderenti alla Federazione, per l’accesso a finanziamenti e contributi provinciali o dell’Unione europea, dalla fase di istruttoria a quella di rendicontazione. Sulle imprese già verificate dai Cat non servirà più un controllo successivo, il controllo sarà a campione sul Cat. Nell'ambito dei controlli di cui sopra, "sostitutivi" di quelli provinciali, Provincia e Federazione collaboreranno quindi nell’individuare parametri ed indicatori che saranno utilizzati per la formazione del campione delle imprese da controllare in sede di verifica finale e per valorizzare le dichiarazioni di conformità in sostituzione dei controlli cosiddetti “di primo livello”.

Per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro - tema tristemente all’attenzione con gli infortuni delle ultime settimane - Rossi ha spiegato che «ci sono controlli puramente documentali che non è razionale ripetere tre volte, diverso è per le ispezioni sui cantieri che devono essere garantiti. Su questo non intendiamo assolutamente retrocedere».















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