Il mondo del vino cerca la strada per uscire dalla crisi

Domani convocati tutti i protagonisti del settore E intanto Consorzio e Istituto Trento Doc cercano l’intesa


di Carlo Bridi


TRENTO. Finalmente dopo due anni di lavoro di esperti, comitati e commissioni di ogni tipo con tecnici e strateghi di marketing domani alle 18 l’assessore all’agricoltura Tiziano Mellarini presenterà nella sala degli specchi dell’Istituto agrario di San Michele quello che dovrebbero essere “le linee fondanti del progetto vino del Trentino” il piano di rilancio secondo le indicazioni proposte dai due gruppi di lavoro, uno sugli aspetti tecnici e di indirizzo varietale, l’altro sugli aspetti organizzativi, di marketing e di commercializzazione.

All’incontro sono invitati tutti i presidenti delle cantine sociali, i presidenti dei consorzi di secondo grado, Cavit, Consorzio vini, Istituto Trento Doc, i vertici dei sindacati agricoli, dei vignaioli, del settore commercio del vino e degli industriali del settore, ed ancora il presidente della Camera di commercio, quello della Provincia e quello della Fondazione Mach: tutti coloro che si occupano di vino o delle cose dell’amministrazione pubblica ad esso legate.

Il caso. Certo, la convocazione avviene in un momento nel quale si sta allentando il braccio di ferro sul problema della gestione del marchio del Trento Doc, ceduto com’è noto dalla Camera di commercio al Consorzio vini del Trentino . Una cessione che ha fatto storcere il naso a molti all’interno dell’Istituto Trento Doc che è stato costituito appositamente per la valorizzazione e la tutela del prodotto leader del Trentino. Non è un mistero per nessuno che anche l’assessore Mellarini avesse più volte sollecitato la non esclusione dell’Istituto nella gestione di questo marchio. Ora, pare che finalmente il buon senso prevalga anche se da ieri la delibera di cessione della Camera di commercio è esecutiva senza che nessuno abbia mosso osservazioni come fa notare il presidente dell’Ente camerale Adriano Dalpez.

Ma la novità sta nel fatto che da fonti ben informate è trapelato il fatto che negli incontri informali fra i vertici del Consorzio e quelli dell’Istituto si sia trovato un accordo come già in sede di Vinitaly auspicava vivamente il presidente dell’Istituto Trento Doc Enrico Zanoni, ed il vice presidente del Consorzio vini Luca Rigotti. L’intesa che soddisfa ambedue le parti sarebbe ora in attesa di valutazione da parte dei due Cda che dovrebbero riunirsi già la prossima settimana. Il direttore del Consorzio vini nonchè candidato alla presidenza della Federazione della Cooperazione, Erman Bona conferma solo gli avvenuti incontri ma non si sbilancia assolutamente su ipotesi di accordi. Dal canto suo Luca Rigotti che in questa vicenda ha sempre svolto il ruolo di pontiere essendo vice presidente Consorzio vini e componente dell’Istituto Trento Doc, quindi fortemente interessato ad ambedue le istituzioni, è ottimista sull’esito del confronto anche perché fa notare larga parte dei membri dei due Cda coincidono e gli interessi in gioco sono e devono essere solo dei viticoltori e non di altri, e sono quelli che gli amministratori devono tutelare. Il 2 maggio si riunirà il Cda del Consorzio vino del Trentino e c’è da scommettere che il piatto forte sarà questa ipotesi di accordo che sarebbe stato raggiunto fra i vertici delle due istituzioni.

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