Il grana trentino con l’energia pulita 

Al Concast di Spini di Gardolo installato un impianto di cogenerazione che ridurrà di 650 tonnellate all’anno le emissioni di Co2


di Carlo Bridi


TRENTO. Un concreto impegno sul fronte della riduzione delle emissioni di Co2 nell’atmosfera ed un netto miglioramento della carbon footprint( l’impronta di carbonio), viene dal mondo della cooperazione. Il Consorzio Concast TrentinGrana ha inaugurato ieri nella propria sede di Spini di Gardolo, un cogeneratore dell’ultima generazione che permetterà la riduzione di emissioni per 650 tonnellate di Co2 all’anno con un risparmio primario di energia pari al 24% del fabbisogno. Più nel dettaglio il cogeneratore produrrà oltre il 57% del consumo totale di energia elettrica e fornirà il 17% dell’energia termica consumata dallo stabilimento.

In questo modo hanno affermato in coro alla cerimonia dell’inaugurazione l’assessora all’agricoltura Giulia Zanotelli, l’assessore all’ambiente e cooperazione Mario Tonina, la presidente della Federazione della Cooperazione Marina Mattarei. «I produttori vanno incontro alle esigenze in costante aumento dei consumatori nel chiedere dei prodotti alimentari ottenuti con criteri di sostenibilità e sono interventi fatti con lungimiranza. Su questa linea la Giunta Provinciale sarà al vostro fianco anche nella promozione dei prodotti trentini», ha affermato Zanotelli, in quanto siamo coscienti che la sensibilità dei consumatori è cambiata ed il vostro impegno va nella giusta direzione, mentre Tonina, ha evidenziato come l’attenzione del Concast nel risparmio energetico sia un grande contributo al rispetto dell’ambiente. «Il vostro impegno - ha proseguito - dimostra che nella base sociale c’è una forte sensibilità sul fronte ambientale che va nella giusta direzione, peraltro molto attesa dai consumatori». Per Marina Mattarei la sostenibilità è una delle direttrici su cui si muove la cooperazione e quella agricola è in prima linea. «Si tratta di un progetto che va a completare un percorso per il miglior utilizzo dell’energia e per evitare la dissipazione di energia termica e la sovrapproduzione di energia elettrica che sono limitate al minimo con l’inseguimento di performance di rendimento e massimizzare l’efficienza», ha affermato il presidente del Concast- Trentingrana, Renzo Marchesi.

«Certo - ha affermato il direttore Andrea Merz - abbiamo tenuto conto del fatto che ben il 60% dei consumatori è interessato a fare scelte d’acquisto sostenibili, cercando sempre il meglio per ciò che riguarda la propria salute e il benessere fisico. Questo intervento, ha proseguito, segue di un anno quello fatto sul sistema di lavorazione del siero, realizzato anch’esso per evitare di dissipare energia recuperando energia termica, ma abbiamo altri progetti su questo fronte in arrivo per puntare ad una produzione sempre più sostenibile», ha concluso il direttore.

Il costo dell’opera è pari a circa 700 mila euro, ed è interamente sostenuto dalla ditta Samso specializzata nella progettazione, realizzazione finanziamento d’interventi di efficienza energetica e nell’installazione di punti di ricarica a zero emissioni per le modalità sostenute. Nel corso del 2017 l’attività di Samso ha consentito agli oltre 300 clienti di risparmiare 50.000 TEP equivalenti a 500 mila quintali di petrolio con il relativo impatto ambientale.













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