verso le riaperture

Fugatti: «Pronti a riaprire anche con protocolli sanitari nostri»

Il presidente della Provincia incontra le categorie economiche: «I dati del contagio sono da zona gialla, appena ci sarà lo spazio ci infileremo». Il grido di dolore dei rappresentanti di categoria: «L’esasperazione del nostro settore diventa ogni giorno più incontrollabile»



TRENTO. «Pronti ad aprire, anche con protocolli sanitari nostri, appena ci saranno le possibilità. I dati del Trentino sono da zona gialla». Lo ha ribadito una volta ancora, il presidente della Provincia Maurizio Fugatti: il Trentino punta a tornare al più presto in zona gialla ma soprattutto a riaprire le attività costrette a tenere le serrande abbassate per decisione del governo. «Presenteremo richiesta al governo appena sarà possibile, siamo pronti anche domani mattina a riaprire, ma non possiamo agire autonomamente perché un’ordinanza di questo genere avrebbe un alto rischio di venire impugnata. Ma appena ci sarà lo spazio, se le condizioni sanitarie lo permetteranno, ci infileremo», le parole del governatore. 

Che nel pomeriggio di lunedì 12 aprile ha incontrato i rappresentanti di categoria, ristoratori, baristi, commercianti: «Siamo pronti a riaprire anche con protocolli sanitari nostri, senza alcun costo maggiore per gli esercenti». 

Con Confcommercio, Confesercenti e Asat, Fugatti ha parlato anche di sostegni: «Stiamo preparando i nostri in aggiunta a quelli del governo», le parole del presidente.

Giovanni Profumo, direttore di Confcommercio, ha sottolineato  «l’esasperazione del nostro settore che diventa ogni giorno più incontrollabile», auspicando interventi concreti a partire da imposte locali, vedi l’Imis, e il credito e nuovi protocolli per le riaperture «che non siano a carico delle aziende».

Marco Fontanari, presidente dei Ristoratori e vicepresidente di Confcommercio, ha invitato le istituzioni a concentrarsi sulla prospettiva delle riaperture, seguendo «i dati incoraggianti» che vengono dalle vaccinazioni: «Ben venga la prospettiva di riaprire dopo il 20 aprile o a inizio maggio, purché poi non ci siano nuovi dietrofront».

«La paura di nuove chiusure è tanta», ha aggiunto Gianni Battaiola, presidente Asat, «occorre pensare a strumenti quali il pass vaccinale, che attesti l’avvenuta vaccinazione, l’immunizzazione per aver contratto il Covid oppure la negatività del tampone, al fine di garantire la mobilità tra Regioni e Stati nel prossimo futuro, senza salti all’indietro» e a un sostegno per le trasformazioni nel turismo: «L’albergo post-pandemico sarà completamente diverso da quello precedente, le imprese devono poter investire».

Renato Villotti, presidente di Confesercenti, ha portato all’attenzione il tema dei costi per bar, ristoranti e altre attività. «Dobbiamo affrontare i costi fissi, gli affitti, le bollette, spese che purtroppo non si sono fermate con le chiusure».

Priorità condivisa da Fabia Roman, presidente dei Pubblici esercizi e vicepresidente di Confcommercio: «Tanti esercizi, soprattutto in città, non riescono più a pagare gli affitti che si stanno cumulando. Serve intervenire».

Cruciale il tema del credito. «La partita della liquidità e della moratoria per i mutui è fondamentale, deve essere presa in modo serio e sono convinto che Draghi lo sappia" queste le parole del direttore Asat Roberto Pallanch. «Senza acqua da bere, aria da respirare le imprese muoiono. Chiediamo alla Provincia di Trento di farsi carico di esercitare pressione sul governo per il Decreto sostegni bis; in questi mesi Regioni e Province autonome hanno avuto modo di collaborare in maniera positiva portando al Governo le loro istanze», ha aggiunto. 

«Garantire continuità a tutte le imprese, tramite il sostegno al credito, in vista della ripartenza» è una delle priorità anche per Mauro Paissan, vicepresidente Confesercenti.

«Obiettivo di questo confronto è ragionare in modo strutturato su quali iniziative attivare per questo settore martoriato dalla pandemia» ha detto l’assessore Spinelli. «Niente chiacchiere, ma una condivisione sugli interventi concreti a sostegno delle aziende. Pensare agli interventi per la ripartenza è prioritario e in questo senso i bandi Qualità in Trentino dell’assessore Failoni vanno nella giusta direzione». Anche Failoni ha citato il successo dei bandi Qualità in Trentino, uno dei tasselli messi in campo dalla Provincia per garantire le prospettive di turismo e commercio. 













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