Roma. I commercialisti aumentano del 2,4% (raggiungendo le 1.430 unità) rispetto all’anno scorso ma complessivamente crescono del 30,4% nell’ultimo decennio (erano 1.097 nel 2008). Il dato emerge dal Rapporto 2019 sull’Albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili.

Il Rapporto conferma il trend asimmetrico Nord-Sud che interessa l’andamento delle iscrizioni all’Albo in atto già da alcuni anni. In particolare, nel corso del 2018, è proseguita la crescita degli iscritti negli Ordini territoriali del Nord Italia anche se a un ritmo leggermente inferiore a quello del 2017. Il rallentamento è dovuto esclusivamente agli Ordini del Nord-est (da +1,1% a +0,6%), mentre quelli del Nord-ovest fanno registrare un trend leggermente migliore (da +0,7% a +0,8%).

Prosegue il calo degli iscritti negli Ordini territoriali del Sud Italia: dopo il -0,2% del 2017, nel 2018 fanno registrare un -0,3%.

In undici anni, gli iscritti all’Albo sono aumentati di 11.140 unità, +10,4% sul 2008. Si registra dunque un calo significativo del rapporto tra la popolazione e gli iscritti, passato in undici anni da 555 a 510 e del rapporto tra le imprese attive e gli iscritti che nello stesso periodo è passato da 50 a 43. Dal rapporto risulta come a livello anagrafico le quote rosa rappresentino il 27,5% del totale, in aumento dal 2008 (erano il 20%).

In Trentino-Alto Adige i neo iscritti nell’ultimo anno sono 47, mentre gli under 40 coprono il 27,1% del totale(primato nazionale). Il reddito medio è di 107.170 euro in calo dello 0.1%, il più alto in Italia.