TRENTO

Aquafil andrà in Borsa: sarà quotata allo Star

La società di Arco ha approvato l’operazione di integrazione con Space3. Bonazzi: «Con la business combination accelereremo il percorso di crescita»



TRENTO. Aquafil prepara il suo ingresso in Borsa. Space 3, la Spac quotata sul segmento Miv di Borsa Italiana e nata dallo scorporo della precedente Space 2 e dotata di circa 152 milioni di euro di liquidità, infatti ha annunciato un accordo per acquisire una partecipazione in Aquafil e di fusione tra le due società, per portare in borsa il gruppo trentino leader europeo nella produzione di fibre per pavimentazione tessile, controllato dal presidente e ceo Giulio Bonazzi (presidente di Confindustria del Trentino) e partecipato dal fondo Three Hills Capital Partners e dalla Compagnia Trentina.

Aquafil, che ha sede ad Arco ed è stata fondata nel 1965, è uno dei principali attori, in Italia e nel mondo, nella produzione di fibre sintetiche per la produzione e commercializzazione di fibre sintetiche impiegate nei settori della pavimentazione tessile per i mercati contract e residenziale, automotive, della moda e dello sport.

Giulio Bonazzi ha dichiarato: «Le risorse derivanti dall’operazione di Business Combination con Space3 consentiranno ad Aquafil di accelerare il proprio percorso di crescita che già nell’esercizio in corso evidenzia un significativo incremento della redditività e della generazione di cassa del Gruppo per effetto degli importanti investimenti realizzati nell’ultimo triennio. Ulteriori investimenti saranno concentrati sul nostro processo di rigenerazione ECONYL® sia in termini di recupero di competitività che di aumento di capacità produttiva».

Nel dettaglio i consigli di amministrazione di Space3 e di Aquafil hanno approvato l’operazione di integrazione societaria da realizzarsi mediante la fusione per incorporazione di Aquafil in Space3. Il Cda di Space3ha convocato quindi per il 27 luglio 2017 l’assemblea degli azionisti che sarà chiamata ad approvare la business combination e la fusione.

L’efficacia della business combination è condizionata al fatto che il numero delle azioni ordinarie Space3 per le quali sia esercitato il diritto di recesso non sia superiore al 33% meno un’azione del capitale ordinario di Space3, ovvero che l’esborso cui sarebbe tenuta Space3 a fronte dell’esercizio del diritto di recesso non sia superiore a circa 49,7 milioni di euro.

Obiettivo di Space3 è portare Aquafil in quotazione allo Star con un flottante del 37%, dotandola nel contempo di nuovi capitali per 45 milioni di euro per supportarne lo sviluppo sia organico sia per acquisizioni.













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