Salute

Agricoltura italiana sempre più green: pesticidi diminuiti del 32%

L’analisi della Coldiretti: siamo l’agricoltura più green d’Europa. “I cibi e le bevande stranieri sono sei volte più pericolosi di quelli Made in Italy”



TRENTO. Le vendite di pesticidi sono crollate di circa un terzo (-32%) nell'ultimo decennio nell'agricoltura italiana che si classifica come la più green in Europa. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti sui dati Eurostat relativi al periodo tra il 2011 e il 2019.

Un trend in controtendenza, sottolinea la Coldiretti, rispetto agli altri grandi Paesi produttori come la Spagna e la Germania dove il consumo di pesticidi cresce mentre in Francia la riduzione è di poco superiore al 10%.

Il risultato per i consumatori è che, afferma Coldiretti, i cibi e le bevande stranieri sono sei volte più pericolosi di quelli Made in Italy con il numero di prodotti agroalimentari extracomunitari con residui chimici irregolari che è stato pari al 5,6% rispetto alla media Ue dell'1,3% e ad appena lo 0,9% dell'Italia, secondo l'analisi della Coldiretti su dati Efsa che ha analizzato capillarmente 96.302 campioni di alimenti in vendita nell'Unione Europea.

Di fronte a questi risultati occorre avanzare nel percorso per la trasparenza sull'obbligo di indicare la provenienza degli alimenti in etichetta che grazie alle battaglie della Coldiretti ha raggiunto ormai i 4/5 della spesa (dalla carne al latte, dall'ortofrutta fresca alle conserve di pomodoro, dai formaggi ai salumi) anche se non è ancora possibile conoscere l'origine per prodotti come la frutta trasformata in succhi e marmellate, verdure e legumi in scatola o lo zucchero.

L'agricoltura italiana è prima in Europa per valore aggiunto ma è anche la più green e può contare, ricorda la Coldiretti, sulla leadership indiscussa per la qualità alimentare con 313 specialità Dop/Igp/Stg, compresi grandi formaggi, salumi e prosciutti, riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, 5155 prodotti tradizionali regionali censiti lungo la Penisola, la leadership nel biologico con circa 80mila aziende agricole biologiche e il primato della sicurezza alimentare mondiale con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari. 













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