Dillo al Trentino

Paganella, crescono i disagi per il senso unico alternato a Spormaggiore

La segnalazione: «Settimane di senso unico alternato comandato dal semaforo, anche quando non c’è nessuno. Ha davvero senso?». Avete una segnalazione? Mandate una mail a dilloaltrentino@giornaletrentino.it

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SPORMAGGIORE. I cantieri stradali per la sistemazione delle arterie di comunicazione ci sono da sempre, e con i cantieri ovviamente ci sono i disagi per chi deve percorrere quelle strade.

Ma sono sempre disagi necessari, oppure a volte con un po’ di buonsenso le cose potrebbero migliorare?

Se lo chiede Giuseppe, che ha scritto una mail a dilloaltrentino@giornaletrentino.it per segnalazione la situazione della Ss241 che dalla Rocchetta sale verso la Paganella.

Ecco cosa scrive Giuseppe: «Buongiorno, nella zona di Spormaggiore sulla Ss421 che dalla Rocchetta sale verso la Paganella è comparso da inizio maggio un cantiere mobile con tanto di semaforo che comanda il traffico, dato che la carreggiata si restringe per i lavori».

I lavori, stando alle previsioni, dovrebbero proseguire fino al 31 luglio.

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«Ora, a distanza di un mese e mezzo dall’inizio di quei lavori, credo sia giunto il momento di fare delle considerazioni, dato che utilizzo per lavoro quella strada praticamente tutti i giorni.

Nulla da dire sul fatto che le nostre strade debbano avere la loro manutenzione, però dopo un mese e mezzo posso dire che a mancare è sicuramente il buonsenso.

Mi spiego meglio: come si può vedere dalle foto che allego, spesso i tratti interessati dal cantiere mobile sono brevi e con la visuale che permette di capire se dall’altra parte sta arrivando qualcuno oppure  no.

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Ebbene, nonostante la brevità del tratto il semaforo è sempre in funzione. Così capita di aspettare minuti col rosso, magari tutti in fila, mentre dall’altra parte non arriva nessuno.

Capisco che nelle ore di punta il semaforo sia l’unico modo per risolvere i problemi, ma negli orari più tranquilli ci dovrebbe essere il semaforo lampeggiante oppure, se proprio, un semaforo a chiamata, per evitare di bloccare il transito anche quando dall’altra parte non viene nessuno.

Senza considerare, come nelle foto che ho scattato, che spesso sul cantiere non ci sono operai.

A questo punto mi chiedo se non si poteva concentrare il lavoro in un periodo più breve ma intenso, anziché allungare il cantiere e con esso i disagi di chi deve percorrere quotidianamente quel tratto di strada», conclude Giuseppe.

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