Trento. Esce con le edizioni la meridiana, un testo che ha già alle spalle un successo editoriale fatto di più edizioni e ristampe: “Il cerchio di Panikkar” di Francesco Comina (pp 240. Euro 18,50), a lungo giornalista de “L’Adige”. Il pensiero di Pannikar appare oggi ancora inesplorato in tutta la sua necessità di conoscenza ma soprattutto di utilità per immaginare un futuro sempre più vicino e più prossimo. Pannikar, di cui quest’anno ricorre il decennale della morte, si allunga oltre l’orizzonte del tempo presente, oltre la bagarre feriale delle nostre scaramucce del quotidiano e si staglia in quella dimensione infinita del tempo che egli aveva definito con un neologismo: tempiternità. Un pensiero che pone al centro temi con cui anche il Covid-19 ci sta imponendo di fare i conti. Quella di Pannikar è una nuova – e antica – saggezza. «Ci rivela, scrive nella Preazione a questa edizione l’autore Comina- che le frontiere degli Stati sono artificiali e non naturali; che l’inquinamento non riconosce passaporto, che l’ozono dell’atmosfera non si sottomette alla sovranità di un solo Stato; che le nubi sono messaggere d’amore. In una parola, ci rivela l’interdipendenza del mondo e l’esigenza di progettare un nuovo modello di comunità dove anche le religioni assolvono a un compito diverso».