«C’è una bella ventata di aria fresca nel pop» 

Pinguini Tattici Nucleari. Intervista a Riccardo Zanotti, frontman e autore dei testi della band La formazione questa sera in concerto allo Stif Sound Festival di Castellano di Villa Lagarina


Katja Casagranda


Villa lagarina. Secondo appuntamento questa sera, 22 giugno, con lo Stif Sound Festival che dopo Goran Bregovic ospita una delle band emergenti a livello nazionale più amate dai giovani i Pinguini Tattici Nucleari. Sull’onda di un successo che ha registrato una sequela di sold out lungo tutto lo stivale, sempre graziati a livello locale da un affiatato pubblico, i Pinguini Tattici Nucleari salgono sul palco questa sera alle ore 21 al Parco delle Leggende di Castellano, frazione di Villa Lagarina, dove porteranno quel loro particolare sound condito da testi fra l’ironico e il graffiante, ma sempre giocati su una ricerca delle rime di grande originalità. La band si racconta, attraverso le parole di Riccardo Zanotti frontman e principale autore dei brani della band, con grande naturalezza in attesa di incontrarli dal vivo.

In quale contesto musicale si muovono i Pinguini Tattici Nucleari?

Ritengo che in questi ultimi due o tre anni ci sia stata una bella ventata di aria fresca nel pop italiano con artisti che hanno alzato l’asticella del livello del pop, nomi conosciuti come The Giornalist ma anche ancora sconosciuti che sicuramente a breve riusciranno a ritagliarsi un loro spazio.

Come lo spazio che avete saputo conquistare voi?

L’ultimo album ci ha dato una spinta positiva anche se sinceramente non ci aspettavamo i sold out che abbiamo avuto. È una bella sorpresa realizzare dalle due alle tre mila persone sotto palco e noi per primi fatichiamo a crederci. Prendere consapevolezza di questo ci ha cambiato. Nel senso che abbiamo trasformato un sogno in realtà.

In che senso?

Nel senso che lavoravamo in altri ambiti, chi come barista, chi in aeroporto che so ed ora invece ci dedichiamo solo alla musica. Essere solo musicisti non è semplice ma ci siamo trovati ad avere orari proibitivi e ritmi serrati che hanno reso indispensabile fare questa scelta. Siamo reduci da un periodo intenso e ora parte la parte estiva ma abbiamo trovato un equilibrio e finchè dura va bene.

Perché il nome Pinguini Tattici Nucleari?

In realtà è il nome di una birra. L’idea di formare una band ci è venuta mentre eravamo in una birreria nel bresciano da dove veniamo e per il nome abbiamo scelto quello della prima birra in menù. E’ piaciuto a tutta la band e quindi ci siamo chiamati così.

Come nascono le vostre canzoni?

Di solito dai testi, ma non è una regola precisa. Nelle canzoni ci sono esperienze di vita vissuta che chiudiamo in 3 o 4 minuti di canzone. Altri invece sono ispirati da pensieri o da esperienze di amici. Solitamente sono ispirato dai viaggi in treno dove incontri persone che ti raccontano parte della loro vita. Uso molto il treno e quindi ho incontrato molte persone sconosciute che si sono messe a raccontarmi di loro. Ho grande avidità di ascoltare gli altri e poi fare tesoro di questi racconti e migliorarmi. Da questo processo nascono anche le canzoni.

La musica invece?

Io butto giù una traccia che mando agli altri e ciascuno da il suo contributo. Proveniamo tutti da mondi musicali molto differenti e quindi si incrociano un sacco di suoni. Oggi poi che abbiamo mezzi tecnologici con cui scrivere musica tutto il processo è molto più facile e immediato tanto che ciascuno può registrare la sua parte e inviarla agli altri.

Ma come nascono i Pinguini Tattici Nucleari?

Diciotto anni fa ho sentito il bisogno di formare una band che mi rappresentasse. Arrivavo da progetti musicali che non mi rispecchiavano e in cui non avevo libertà di esprimermi. Così ho avviato un mio percorso e con gli altri ragazzi della band c’è stata subito una bella intesa. Mi hanno seguito in questa avventura che condividono a pieno. Sono tutti grandi musicisti e hanno anche altri progetti musicali differenti. Per ora riusciamo a far funzionare la cosa e quadrare il cerchio. In più loro hanno famiglia o compagne per cui lasciano molta carta bianca a me.

Se non fossi stato un Pinguino?

Avrei aperto o gestito un bar. Mi piace parlare con le persone e ascoltarle. Inoltre scrivo canzoni anche per altri oltre che per noi.













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