Alla scoperta della cultura araba
Alla biblioteca Battisti tre incontri tra letteratura, storie e calligrafia
Il secondo appuntamento, 11 aprile, ore 16,30 porta allo scenario di Jemaa al Fna, la piazza di Marrakesh che nelle ore serali diventa il palcoscenico su cui si esibiscono musicisti, cantanti, cantastorie e artisti di strada.
L’artista teatrante e cantastorie Abderrahim El Hadiri insieme a Claudio Simeone offrirà al pubblico una performance dal titolo “Parole sulla sabbia”. Abderrahim in arte Abdu unirà le due sponde del Mediterraneo, intrattenendo il pubblico con le storie divertenti di Giufà o Giuha o raccontando il mito di Filemone e Bauci. Questo attore e cantastorie viene da Oulad Omran (Marocco) dove il padre era un Imam della moschea e amava narrare storie legate all’Islam. L’amore per il teatro nasce quando, da bambino, vede per la prima volta un narratore del quartiere raccontare “Le Mille e una Notte”. E’ l’inizio di una passione che dura tuttora.
Il terzo ed ultimo appuntamento il 18 aprile, ore 18 sarà una specie di viaggio in una creazione artistica di lunga tradizione, la calligrafia araba. Il divieto della rappresentazione dell'uomo e della natura da parte dell’ortodossia islamica in passato ha fatto sì che la calligrafia araba nel corso della storia abbia sviluppato numerosi stili calligrafici che hanno ben presto raggiunto un'importanza primaria nell'arte islamica. L’artista calligrafo Eyas Alshayeb che condurrà questo ultimo incontro, nasce nel cuore della città di Amman negli anni '80 e, fin dall' infanzia, rimane influenzato da un clima familiare che vede l'arte, la poesia e la letteratura come elementi essenziali del proprio quotidiano. Nel periodo adolescenziale, questo interesse lo porta infine ad apprendere questa meravigliosa arte nella bottega di un maestro calligrafo.