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Via libera ai sostegni contro il caro energia, le opposizioni: «Provvedimento iniquo»

Conclusa la discussione sul ddl 161 proposto dalla Giunta con 20 voti a favore, 4 contrari e 7 di astensione. L’assessore Achille Spinelli: «Oltre 40 milioni di euro per le famiglie»



TRENTO. Il Consiglio provinciale di Trento ha approvato il disegno di legge 161 sulle misure straordinarie a sostegno di famiglie e imprese di fronte al caro energia.

Il testo - informa una nota della Provincia - è stato approvato con 20 voti a favore, 4 voti contrari e 7 astenuti. L'assessore allo sviluppo economico Achille Spinelli ha ricordato che il «provvedimento che prevede più di 40 milioni di euro a favore delle famiglie». I consiglieri di minoranza, durante la discussione, hanno parlato di un provvedimento iniquo.

Per Alessandro Olivi (Pd), l'articolo 1 della misura altro non è che l’introduzione di uno strumento per disciplinare misure di sostegno per le famiglie in via amministrativa che già dovevano avere una misura di sostegno finanziaria di 40 milioni di euro nel fondo straordinario. «Ma per le famiglie il ddl non prevede risorse aggiuntive rispetto a quelle messe già in campo con il bonus energia» ha detto Olivi.

Per Alex Marini (Misto-5 Stelle) sono invece mancati il confronto con le parti sociali, come i sindacati. Il consigliere ha inoltre osservato «che la Giunta con questo ddl si prende una delega in bianco esautorando il Consiglio provinciale al quale viene sottratto il ruolo di
indirizzo e controllo che gli è proprio nel decidere l’utilizzo delle risorse pubbliche».

Lorenzo Ossanna (Patt) ha invece esordito sottolineando l’esigenza di un aiuto diretto e immediato per permettere di fronteggiare questa crisi energetica. Il consigliere ha evidenziato che il problema non è dato dall’entità delle risorse messe ma dall’urgenza di andar incontro alle necessità delle imprese. Questo ddl per Ossanna «è molto positivo,
atteso dagli operatori economici per dare tranquillità in un momento difficilissimo a causa del costo delle materie prime e del gas», anche se si spera nel lieve calo in atto.

Ivano Job (Misto-Coraggio Italia) ha segnalato che vi sono aziende sull’orlo del fallimento, e ha aggiunto che «In questo stato di cose ad intervenire dovrebbe essere lo Stato e non la Provincia autonoma, che tenta disperatamente utilizzando risorse proprie, ma si tratta di aiuti sempre insufficienti».

L’assessore Spinelli ha risposto alle opposizioni che «i 40 milioni sono già stati autorizzati con l’assestamento di bilancio in luglio» e, in merito alla proposta di utilizzare l’Icef o l’Isee, che «c'è una lista infinita» di passaggi per poter documentare la propria situazione reddituale e patrimoniale. «Per l’urgenza non possiamo permettere a 240mila nuclei familiari di passare attraverso il Caf a presentare tutta questa documentazione quando la maggior parte non l’ha mai fatto - ha aggiunto Spinelli - è una procedura inadatta a situazioni d'emergenza come questa».













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