Un fondo per chi non ha aiuti 

Solidarietà. Istituito dalla Comunità di valle e gestito dall’associazione “Mano Amica” di Borgo, sosterrà le fasce più  vulnerabili della popolazione per far fronte a spese urgenti e inderogabili non contemplate dagli strumenti dei servizi sociali


Marika Caumo


Valsugana. Un fondo di solidarietà per chi si trova ad affrontare le conseguenze dell’emergenza sanitaria ed economica in atto. Emergenza che ha evidenziato ancor più la necessità dei territori di lavorare in rete, per rispondere in modo unitario ai bisogni dei propri abitanti. Ed è in quest’ottica che, facendo tesoro dell’esperienza di lavoro insieme alle associazioni, la Comunità di valle Valsugana e Tesino ha ritenuto di istituire un fondo di solidarietà, per aiutare quelle persone che per vari motivi non possono accedere ad altre forme di aiuto istituzionale. Partner di questo progetto è l’Associazione Mano Amica di Borgo, che si è resa disponibile a gestire il fondo, al quale si accederà su segnalazione del Servizio sociale.

Motivazioni e obiettivi

«Il Fondo rientra nel progetto più ampio “Angeli di paese”, che prevede una serie di azioni a supporto delle fasce più vulnerabili della popolazione, con una partnership pubblico-privato. Obiettivo è quello di dare risposta alle necessità primarie per evitare l’instaurarsi di condizioni di ulteriore criticità e peggioramento delle condizioni personali, sociali ed economiche», spiega Maria Angela Zadra, responsabile dei Servizi sociali. Il Fondo di solidarietà della Comunità verrà costituito con fondi del budget assegnato al Settore socio-assistenziale ed è quantificato da parte del Comitato esecutivo mediante un proprio provvedimento, tenendo conto delle effettive necessità del territorio. Potrà inoltre essere alimentato anche attraverso erogazioni liberali di cittadini, enti pubblici, soggetti privati, associazioni. In tal senso, per chi volesse contribuire, l’Iban è IT18F0359901899081028508067 – carta prepagata intestata all’Associazione Ama di Borgo Valsugana.

Aperto ai bisogni

L’accesso al Fondo potrà essere proposto al servizio sociale anche da parte dei Comuni e delle associazioni del territorio, posto che anch’essi, attraverso la loro attività, intercettano le situazioni di difficoltà e bisogno, anche in ottica preventiva.

La persona/nucleo familiare potrà essere sostenuta mediante il Fondo a seguito di una valutazione da parte del servizio sociale, in modo tale che vi sia una progettualità d’aiuto complessiva. Il periodo di riferimento di tale collaborazione decorre dalla data di sottoscrizione e fino al 30/06/2021. Obiettivo dell’associazione Ama, spiega la presidente Loredana Ballon, «è quello di assicurare la distribuzione di alimenti, vestiario e aiuti economici per situazioni di emergenza a persone indigenti, anche quelle impoverite dalla attuale situazione di grave crisi economica e sociale che stiamo vivendo».

Necessità di fare rete

«In questo particolare momento – conclude la vicepresidente di Palazzo Ceschi, Giuliana Gilli – potenziare azioni di welfare generativo, per aiutare le famiglie in difficoltà, è una scelta doverosa. Crediamo nell’efficacia della rete fra pubblico e privato e l’accordo condiviso con l’associazione Ama vuole incrementare e valorizzare le capacità di risposta ai bisogni dei cittadini, affinché possano far fronte a spese urgenti e inderogabili, non contemplate da strumenti già esistenti da parte dei Servizi Sociali. Una scelta che dimostra la vicinanza del territorio a situazioni di difficoltà e vulnerabilità e che potrà essere soddisfatta con l’impiego di fondi propri della Comunità di Valle, ma anche attraverso donazioni dei cittadini, dei Comuni, di enti privati o associazioni».

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