Simone Canteri un primierotto doc alla guida di Acsm 

Primiero, il nuovo direttore sarà presentato questa mattina Ha 36 anni, è ingegnere e installava piattaforme petrolifere



PRIMIERO. Ormai è ufficiale la nomina del nuovo direttore del Gruppo Acsm spa e cioè dell’Azienda consorziale servizi municipalizzati di Primiero che ingloba in essa una serie di altre società attive nell’ambito energetico. Si tratta dell’ingegnere Simone Canteri, primierotto doc, di 36 anni, con alle spalle anni di esperienza manageriale, si può dire, in tutto il mondo. Nella mattinata di oggi l’Acsm presenterà ufficialmente con una conferenza stampa il nuovo direttore che prenderà il posto dell’ingegnere Francesco Colaone, passato alla Dolomiti Energia di Trento.

Simone Canteri, di Transacqua, ha conseguito la laurea specialistica in Ingegneria meccanica all’Università di Udine. Durante il periodo universitario ha fatto due importanti esperienze di studio all’estero: una in Canada e una in Inghilterra con una borsa di studio dell’Università di Leeds, la prestigiosa università del Regno Unito, che si trova a Leeds nel North Yorkshire. Subito dopo la laurea, ha iniziato a lavorare alla Saipem (società della casa madre Eni, leader mondiale per i servizi nell’industria Oil and Gas), negli uffici di Londra come Project Engineer, seguendo l’installazione di una nuova piattaforma petrolifera nel Mare del Nord; nel 2009, su sua richiesta di essere trasferito da un lavoro di ufficio ad un lavoro più operativo, va a lavorare sul mezzo navale Saipem S7000 (la seconda nave al mondo per l’installazione di piattaforme petrolifere) ricoprendo la posizione di “offshore Field Engineer”; inizia così il suo “girare per il mondo” essendo stato direttamente coinvolto nell’installazione di decine di piattaforme petrolifere nel Mare del Nord, Golfo del Messico, Usa e Brasile. Successivamente da Parigi ha seguito, come “operations manager”, la nave “CastorOne”, l’ammiraglia dell’azienda e attualmente la più grande nave al mondo per la posa di gasdotti.

Qualche anno fa, avendo modo di parlare con Simone Canteri, ci disse che quando si trovava sulla nave i suoi colleghi gli chiedevano come mai un “montanaro” fosse finito a lavorare in mare e la sua risposta era che con la volontà, i sacrifici e l’impegno si possono raggiungere traguardi impensabili.

«Un lavoro così particolare è un’autentica palestra di vita da un punto di vista del carattere, umano e lavorativo – ci disse allora - fin da piccolo ho sempre voluto fare esperienze di questo tipo e alla fine ci sono riuscito; questo a dimostrazione che la perseveranza e i sacrifici prima o dopo vengono ripagati».

Ebbene, Simone Canteri oggi torna alla grande nella sua Primiero e alla guida di un gruppo societario che è il fiore all’occhiello dell’economia locale. (r.b.)













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