Menato, una sindaca scontenta 

Castello Tesino. Ha vinto la sfida elettorale con Zampiero, ma è comunque delusa: «Mi aspettavo un risultato migliore: 18 voti di differenza sono pochissimi. Speravo che la gente riconoscesse meglio quello che ho sempre fatto per la comunità»


Marika Caumo.


Castello tesino. Per la prima volta nella sua storia Castello Tesino ha un sindaco donna. Graziella Menato l’ha spuntata al fotofinish su Paolo Zampiero: un testa a testa che ha tenuto tutti col fiato sospeso fino alla fine, scheda dopo scheda. Al termine la sua lista, Castellum Taxinum, è stata premiata dagli elettori con il 51,05% dei voti, 436 preferenze contro le 418 ovvero il 48,95% della lista Insieme si può di Zampiero. Una manciata di voti, appena 18, quelli che li separano. Decisive sono state le schede non valide, ben 41 (di cui 8 bianche). Cinque anni fa gli elettori furono molti meno, appena 649 le preferenze per Sinergia Tesina dell’ex sindaco Ivan Boso, unico candidato. Un paese dunque che si è ritrovato diviso a metà, una comunità che si è appassionata a questa campagna elettorale con toni a volte sopra le righe e che ora dovrà ritrovare l’unità.

A fare la parte del leone è stata una donna, non di Castellum Taxinum ma del gruppo di Zampiero: la giovane Greta Boso è miss preferenze, con ben 108 voti personali. Bene anche l’assessore uscente Jochen Ambrosini, che ne ha ottenuti 86. A seguire Fabio Franceschini con 67, Francesco Moranduzzo (61), Massimiliano Martini (60), Luciano Micheletto (57). Completano il gruppo di maggioranza in Consiglio Comunale Manuel Zotta (50), Francesca Dorigato (43, prima tra le donne nella lista Castellum Taxinum), Cristian Boschetti (42) ed Herbert Santuari (37).

Per la minoranza entreranno in consiglio oltre al candidato sindaco Paolo Zampiero ed a Greta Boso, Massimo Sordo (67), Riccardo Zampiero (63) e Anna Mutinelli (58). Rimane escluso il consigliere uscente Federico Micheletto (53), primo dei non eletti nella lista Insieme si può.

Un po’ amareggiata la neosindaca Menato.

Si aspettava questo risultato?

«In realtà mi aspettavo un risultato migliore: 18 voti di differenza sono pochissimi. Abbiamo puntato su un programma innovativo ed ero convinta che la gente capisse, invece solo metà paese ci ha votato. Ci siamo preparati bene, da un anno e mezzo stiamo lavorando incessantemente e con dedizione, anche con uscite fuori provincia per visitare biolago, casa museo e parco a tema. Mi sono vissuta tutto lo scrutinio ed a un certo punto quando alle 11 eravamo sempre sotto di oltre 30 voti non avevo più sangue nelle vene e l’avevo data per persa. Mi aspettavo che la gente riconoscesse quello che ho sempre fatto per la comunità, mi sono sempre dedicata e ci credevo. Ora ho cinque anni davanti per dimostrarlo».

Bene l’assessore uscente ma buon risultato di squadra, le preferenze hanno premiato tutti, non c’è chi spicca.

«Siamo una squadra coesa ed abbiamo lavorato insieme cercando di spalmare le preferenze su tutti, agganciando tutto il gruppo”

La giunta?

«E’ già stata definita e la comunicherò insieme alle deleghe domani (questa sera, ndr) in consiglio comunale, convocato a Palazzo Gallo alle 18».

E ora?

«Ci stiamo muovendo su vari fronti per affrontare diverse situazioni: abbiamo già incontrato la Comunità di valle e la polizia locale, ora siamo in casa di riposo e giovedì saremo a Trento per incontrare alcuni assessori. Ciò è facilitato dal fatto che, dopo 15 anni alla segreteria del Comune, ho lasciato la sedia da dipendente e ora mi trovo su quella di amministratore: tante cose le conosco già e quindi posso muovermi velocemente e con facilità per affrontarle».

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