Levico, giunta in briciole anche Bertoldi si dimette 

Dopo Werner Acler un altro assessore restituisce le deleghe al sindaco «Lascio per i miei impegni di lavoro». Sartori: «Lo sostituirò dopo il 21 ottobre»


di Luigi Carretta


LEVICO TERME. L’amministrazione di Levico Terme perde i pezzi. Dopo quelle dell’assessore Werner Acler e della presidente del consiglio comunale Silvana Campestrin, un’altra lettera di dimissioni è giunta ieri sul tavolo del sindaco Michele Sartori. A riconsegnare nelle mani del sindaco le deleghe di assessore assegnategli in materia di lavori pubblici, industria, artigianato, patrimonio, arredo urbano centro e frazioni, parcheggi, viabilità e toponomastica, è stato Andrea Bertoldi, che ha deciso di rimanere comunque in consiglio comunale tra le fila della maggioranza.

«Le mie non sono dimissioni da strumentalizzare in qualsiasi modo - ha detto l’ormai ex assessore Andrea Bertoldi -. La mia non è in alcun modo una decisione politica, ma la conclusione di una riflessione di carattere personale che stavo portando avanti ormai da alcuni mesi».

Andrea Bertoldi quindi entra più nel dettaglio. «Alla base della decisione di lasciare l’incarico di assessore ci sono i miei impegni professionali che si sono fatti più pressanti. E questo ha fatto sì che non mi sia rimasto più il tempo necessario per svolgere al meglio le mie funzioni di assessore. La scelta, non nego, è stata molto sofferta, però le opere pubbliche che stiamo portando avanti come amministrazione comunale hanno la necessità di un assessore che sia presente costantemente sul territorio di Levico Terme».

Il sindaco Michele Sartori, dal canto suo, ha affrontato le dimissioni allo stesso modo di come aveva affrontato quelle di Silvana Campestrin da presidente del consiglio comunale. Ovvero trincerandosi dietro ad un «no comment - che ha sottolineato il sindaco - durerà fino a dopo le elezioni provinciali». In questo senso sottolineando anche lui in qualche modo la volontà di non voler dar adito a strumentalizzazioni di sorta già sottolineata da Bertoldi. Sartori si è lasciato soltanto sfuggire un laconico «mi spiace perché con Andrea Bertoldi abbiamo sempre lavorato bene nel corso di questi tre anni e mezzo che abbiamo trascorso nell’amministrare le cose della nostra città».

Il sindaco ha quindi aggiunto che «sono stati portati a casa diversi cantieri molto impegnativi. Tra questi la stazione delle autocorriere che partirà a breve, la scuola materna e le ex scuole della frazione di Selva. E questo nonostante una burocrazia complessa che ci ha sicuramente fatto ritardare, rispetto alle nostre intenzioni, l’apertura di diversi cantieri».

L’ex assessore Bertoldi ha quindi sottolineato come Levico Terme sia una realtà urbanistica piuttosto complessa «a causa di un afflusso turistico che di fatto raddoppia le presenze sul nostro territorio comunale, con tutte le conseguenze del caso. E ha ricordato ad esempio «l’acquedotto che deve garantire un adeguato flusso idrico in ogni ora del giorno anche quando si passa da 7 mila a 18 mila persone presenti a Levico».

«Per la scelta del successore sia di Bertoldi sia di Campetrin - ha quindi concluso il sindaco Michele Sartori - ci prendiamo una pausa di riflessione fino a subito dopo le elezioni del 21 ottobre».

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