altopiano di pinè

Legambiente e Wwf: «Il lago di Serraia a rischio degrado per decenni»

Le associazioni ambientaliste contro il rinnovo trentennale della concessione idroelettrica: «Il lago è già sottoposto all'artificializzazione delle sue sponde, alla presenza di vent'anni di fanghi altamente azotati sul fondo»



TRENTO. «In questo momento è concreto il rischio che il rinnovo trentennale della concessione condanni l'ambiente del lago di Serraia, già sottoposto alle notevoli pressioni dovute all'artificializzazione delle sue sponde, alla presenza di vent'anni di fanghi altamente azotati sul fondo, alle coltivazioni di piccoli frutti, ad un ulteriore ed irreparabile degrado». Lo affermano in una nota congiunta Legambiente Trentino - Alto Adige e Wwf Trentino.

Le associazioni ambientaliste ritengono che «sia giunto il momento di ripensare completamente il ruolo del lago entro l'Altopiano di Pinè: non più come un passivo erogatore di servizi ecosistemici, ma come elemento di raccordo tra montagna e fondovalle da preservare». Per questo Legambiente e Wwf hanno chiesto in una diffida inoltrata alla Provincia che si proceda in particolare all'«immediato ordine alla Dolomiti Edison Energy s.r.l. di arrestare le azioni di pompaggio delle acque del lago della Serraia», anche in supporto delle osservazioni alla procedura di rinnovo della concessione dell'impianto idroelettrico di Pozzolago, presentate dai Comuni di Baselga di Pinè e Bedollo, chiedendo inoltre «la realizzazione di uno studio approfondito che individui precisamente e definitivamente le cause delle protratte fioriture algali».













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