«L’ospedale è questo, si riparte da qui»  

Turni, reparti, riorganizzazione: con un dettagliato documento dell’Apss, Zeni replica al Consiglio della Salute di valle


di Marika Caumo


BORGO . San Lorenzo: l'assessore Luca Zeni risponde con una lunga lettera al Consiglio per la Salute che tramite il presidente Attilio Pedenzini aveva inviato lo scorso 28 marzo una serie di richieste e preoccupazioni relative ad alcuni reparti e servizi del presidio ospedaliero di Borgo. In particolare ha riportato, punto per punto, le risposte dell'Apss.

Riorganizzazione dell’attività medicina chirurgia/ortopedia. Questi i reparti più discussi, con sindaci e consiglio per la salute che chiedevano la sospensione immediata del progetto di riorganizzazione dell’attività assistenziale, partito ad inizio aprile. L'Apss, nel spiegare le motivazioni che hanno portato alla riorganizzazione, fa il quadro complessivo e ricorda che l'impostazione dell’attività chirurgica in tutti gli ospedali periferici prevede di concentrare nei primi giorni della settimana gli interventi chirurgici maggiori e la chirurgia in Day Hospital e ambulatoriale dal giovedì al venerdì, l’accentramento delle urgenze chirurgiche notturne e dei weekend, per limitare la presenza di pazienti “chirurgici” ricoverati nelle giornate di sabato e domenica. «Il monitoraggio dei carichi di lavoro del personale di comparto assegnato alla struttura di Borgo, in relazione alla necessità di mantenere adeguato il setting assistenziale- si legge- ha portato in evidenza uno squilibrio nella dotazione e nello skillmix fra l’Afo medica e l’Afo chirurgica motivando la ricerca di interventi di riequilibrio con conseguente pianificazione di una riorganizzazione avviata a partire dal 1° aprile per garantire gli standard di assistenza previsti dalla programmazione provinciale e validi per tutte le strutture ospedaliere trentine». Dal monitoraggio effettuato è dunque emerso che per quanto riguarda medicina e pronto soccorso, «Il parametro dei minuti totali di assistenza giornaliera indica l’esistenza di una situazione di standard inferiori a quelli raccomandati». Per questo dal 1° aprile c'è stato l'aumento di 1 infermiere sul turno del pomeriggio e della notte (con il 3° infermiere che durante il turno notturno di venerdì, sabato e domenica può supportare il collega di Chirurgia) e di 1 Oss sul turno del pomeriggio e 1 Oss sul turno notturno (a disposizione anche per il PS). Per quanto riguarda chirurgia/ortopedia è emerso che i minuti di assistenza risultavano superiori agli standard previsti, per cui verrà regolata la presenza del personale in base alla media del numero di pazienti degenti e quindi in relazione all’attività chirurgica settimanale, prevedendo 1 infermiere dal lunedì alla domenica nelle 24 ore per la degenza ordinaria di chirurgia integrato da 1 infermiere sul turno di mattina dal lunedì al venerdì e sul turno di notte dal lunedì al giovedì; 1 infermiere mattina e pomeriggio dal lunedì al venerdì dedicato alla gestione dei pazienti destinati alla sala operatoria (ricovero programmato, day surgery e ambulatoriale); 1 Oss sul turno del mattino e pomeriggio dal lunedì alla domenica; 1 Oss sul turno del mattino e pomeriggio dal lunedì al giovedì e venerdì solo mattino; 1 Oss sul turno notturno dal venerdì alla domenica».

Riorganizzazione dell’attività medicina chirurgia/ortopedia periodo estivo. Oggetto di recenti polemiche e interrogazioni, l'Apss ricorda che durante l’estate è stata programmata una rimodulazione delle attività operatorie per tener conto della minor disponibilità di personale in ragione delle ferie. Ciò non va a toccare le sedute di chirurgia maggiore, dato che la sospensione riguarda il giovedì e venerdì di chirurgia ambulatoriale. «Quest’impostazione non costituisce una novità, è conforme a quanto tradizionalmente viene effettuato in tutte le strutture ospedaliere e risponde alla minor propensione dell’utenza a sottoporsi a interventi chirurgo - ortopedici programmati non urgenti durante l’estate».













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