«Il vitello in premio solo a un allevatore»

Primiero. “Pieni di buon tempo”, è il commento più benevolo registrato fra le considerazioni raccolte fra la gente riguardo alla “diffida” da parte dell’associazione “Lav” (Lega anti vivisezione) di...



Primiero. “Pieni di buon tempo”, è il commento più benevolo registrato fra le considerazioni raccolte fra la gente riguardo alla “diffida” da parte dell’associazione “Lav” (Lega anti vivisezione) di Trento, a far svolgere nell’ambito della grossa manifestazione “Desmontegada”, la lotteria con la quale si mette come primo premio una mucca. La diffida era stata pubblicata dal Trentino e ha ricevuto da parte degli organizzatori della manifestazione e dalla gente comune una serie di reazioni non certo benevoli.

«Ci opponiamo con fermezza a questo uso diseducativo di porre gli animali in premio nelle sagre – dichiara Simone Stefani della sede trentina della Lav – vi è una legge provinciale che vieta di porre in palio animali d'affezione, chiediamo che ne venga fatta un'altra in modo da estendere il divieto agli animali cosiddetti “da reddito”, perché nessun animale deve essere visto come oggetto da porre in premio, andando a ledere la sua dignità di essere vivente. Per questo motivo abbiamo inviato una diffida a diverse autorità, in modo che possano verificare il regolare svolgimento della manifestazione. Qualora la lotteria avesse purtroppo luogo, lanciamo un vero e proprio appello al vincitore: scelga di affidare la mucca alla Lav in modo da poterla sistemare in un Santuario per animali ed avere così la vita lunga e felice che gli spetta».

A queste affermazioni, i responsabili della manifestazione hanno risposto tranquillamente che la lotteria prevede che «se il vincitore non vuole prendersi la vitellina può richiedere l’equivalente in denaro che è di 1.200 euro e cioè quanto versato per il suo acquisto all’asta di Bolzano e la vitellina resta nella stalla dove è stata custodita; se invece vuole prendersi la vitellina il vincitore deve avere un codice aziendale e quindi una azienda agricola in grado di poter allevare l’animale secondo le regole vigenti. La vitellina è stata comprata a Bolzano tramite l’Associazione provinciale allevatori, con il certificato di provenienza e con tutte le carte in regola; tutto è autorizzato da tutte le autorità competenti. La vitellina non viene esposta al pubblico e resta nella stalla. Possiamo aggiungere che il settore dell’allevamento in Primiero e Vanoi è il settore che insieme al turismo e più di altri settori, contribuisce alla crescita economica delle nostre valli, attirando nuove leve, come si è visto nel corso della “Mostra concorso del bestiame bovino” di giovedì scorso dove i giovani conduttori hanno entusiasmato il foltissimo pubblico presente alla manifestazione». R.B.













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