Il “Sogno” che allora divise adesso unisce

Carzano. Il Sogno ha diviso, il Sogno unisce. A distanza di un secolo nasce un nuovo rapporto di amicizia e fratellanza, nel solco del ricordo e della memoria. Per imparare dagli errori della storia...



Carzano. Il Sogno ha diviso, il Sogno unisce. A distanza di un secolo nasce un nuovo rapporto di amicizia e fratellanza, nel solco del ricordo e della memoria. Per imparare dagli errori della storia e andare avanti, nel segno della pace. Ieri mattina il Comitato 18 Settembre 1917 presieduto da Piera Degan ha ricevuto una delegazione dell’associazione legionari cecoslovacchi di Praga con il loro presidente, il colonnello Jivì Vlasàk e il rappresentante del ministero della difesa ceco Pavel Filipek. Presenti anche una rappresentanza del Comitato e il sindaco Cesare Castelpietra. A legare le due associazioni sono i fatti che hanno visto il paese valsuganotto teatro dell’azione bellica che nel settembre 1917 avrebbe dovuto portarlo a diventare la Caporetto austriaca. Ma fallì, provocando la morte di numerosi soldati, italiani e austro-ungarici. Proprio nell’occasione del Sogno nacque il germoglio di quella che sarebbe diventata la legione cecoslovacca (divisione creata nel 1918, impegnata a Valbella e nelle fasi finali della guerra): prigionieri e fuoriusciti dell’esercito imperiale che, con la divisa italiana e il cappello alpino, combatterono al fianco dell’esercito italiano contro l’Austria. Una legione nata per l’autonomia dello stato ceco nei confronti dell’impero, con gli irredentisti che furono perseguitati nell’invasione tedesca e, successivamente, anche dai russi negli anni del comunismo.

«Riallacciamo un rapporto, per chiudere le ferite di un tempo e guardare avanti insieme, per la pace», ha spiegato la presidente Piera Degan, con la delegazione ceca che ha accettato di collaborare nella ricerca dei caduti a cui dare un nome e un volto, oltre che allo scambio di materiale fotografico e documenti. «A Carzano ogni anno si ritrovano italiani e tedeschi, bersaglieri e kajseriager, uniti da amicizia e rispetto reciproco», ha aggiunto. «Sono contento di sentire queste parole, stiamo iniziando una nuova amicizia, un nuovo suono di pace», ha ricordato Vlasàk, ringraziando il Comitato per commemorare tutti i caduti e assicurando il proprio aiuto e collaborazione. Da parte del delegato del ministero ceco, la consegna di una medaglia al Comitato, per il lavoro fatto per commemorare i caduti. Infine la deposizione di 2 corone ai monumenti nella piazza del paese. M.C.













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