«Il progetto per il cimitero è un conflitto d’interessi» 

Primiero San Martino, Filippo Degasperi (M5S) interroga la giunta provinciale sui lavori al cimitero: «Poca trasparenza nell’affidarlo al sindaco-progettista»



PRIMIERO. Il consigliere provinciale del Movimento 5 Stelle, Filippo Degasperi, ha presentato in Provincia un’interrogazione sulla questione del cimitero di Tonadico chiamando direttamente in causa il sindaco di Primiero San Martino di Castrozza, Daniele Depaoli. E non solo perché, come scrive Degasperi, «alla ditta che ha avuto l’appalto, non risulta siano stati consegnati i lavori e, del resto, le stesse aree interessate dall’ampliamento cimiteriale non sono nemmeno nella disponibilità giuridica dell’ente, non avendo acquisito o proceduto all’esproprio dei terreni prima dell’indizione di appalto».

I punti chiave dell’interrogazione di Degasperi, infatti, sono altri e riprendono anche l’opposizione presentata dalla minoranza di Paolo Simion e altri documenti.

Tutto parte da una delibera del novembre 2011 con la quale il Comune di Tonadico aveva conferito all’ingegner Daniele Depaoli l’incarico di progettazione per la sistemazione complessiva e ampliamento del cimitero. «L’ingegner Depaoli come sindaco dell’allora Comune di Fiera di Primiero – ricorda nella premessa dell’interrogazione Degasperi - era membro della Conferenza dei sindaci, organo che il 6 febbraio 2012 ha deliberato all’unanimità l’inserimento dell’intervento di ampliamento del cimitero di Tonadico e di quello di Mezzano (progettista sempre l’ingegner Daniele Depaoli) tra le opere da finanziarsi sul Fondo unico territoriale. In qualità di sindaco del nuovo Comune unificato, lo stesso Depaoli ha successivamente concorso ad inserire l’intervento tra gli strumenti programmatici comunali, con i quali l’amministrazione ha confermato l’intervento». Degasperi poi ricorda che «la minoranza consiliare richiamava la violazione della normativa oltre al possibile conflitto di interessi in capo al “sindaco progettista”, sulla trasparenza nella fase di approvazione dell’intervento e l’anomalia nella fase istruttoria del procedimento, laddove risulta che il deposito del progetto esecutivo è avvenuto il 27 aprile 2016 e cioè, in modo non corretto, in data precedente alla approvazione da parte dell’allora commissario straordinario del progetto del progetto definitivo del 2 maggio 2016 (Daniele Depaoli è stato eletto sindaco del nuovo Comune unificato l’8 maggio 2016). Il provvedimento di approvazione del progetto definitivo è stato indicato nella successiva delibera di approvazione del progetto esecutivo in maniera erronea e detto provvedimento non è stato all’epoca nemmeno pubblicato all’Albo telematico, come prescritto dalla legge”» Infine Degasperi chiama in causa la presunta «non idoneità di un ingegnere ad intervenire in via esclusiva su un bene soggetto a tutela» e che, a sua detta, «avrebbe richiesto la partecipazione, per quanto riguarda gli aspetti di restauro architettonico, di un professionista architetto, nel rispetto delle conclusioni del Comitato interprofessionale Ordini e Collegi tecnici della Provincia di Trento a cui è stato sottoposto il caso». (sil)













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