«Il Palio dela Brenta 2019 sarà molto più in grande» 

Borgo, domenica hanno vinto i Farinoti. Il direttore artistico, soddisfatto, rilancia: «Anche la novità della drag queen è stata un successo, ma non ci fermeremo qui»


di Marika Caumo


BORGO. Un Palio diverso, imprevedibile: un po' fuori dagli schemi ma sempre nel rispetto della tradizione. Un Palio che è piaciuto. Molto. Nonostante il maltempo, nonostante i cambi di programma. E' soddisfatto il direttore artistico Matteo Chincarini, che già ieri era al lavoro per abbozzare alcune idee per la prossima edizione, la numero 35. Ma facciamo un passo indietro.

Innanzitutto diciamo che domenica ad alzare il Palio sono stati i Farinoti. I nobili contraddistinti dal colore rosso sono dunque tornati alla vittoria dopo che nel 2017 era andata ai Semoloti. Il risultato è schiacciante: 10 a 2. Le gare si sono svolte domenica, causa il maltempo che ha costretto sabato sera a dirottare lo spettacolo d'apertura e la lettura delle sfide nel teatro del polo scolastico. Sfide che, come detto, hanno visto imporsi la fazione dei castellani e delle casate nobiliari che hanno fatto loro la gara delle fionde (3 punti) e quella del tiro con l'arco (dove hanno giocato il jolly raddoppiando il punteggio, 6 punti). Un pareggio nella gara del segone ha dato un punto a testa alle due contrade mentre il gioco della damigiana dei ragazzi, che valeva un punto, è andato ai semoloti.

Non si è invece disputata l'attesa zatterata sul Brenta: la pioggia dei giorni scorsi ha infatti alzato le acque del fiume e, per motivi di sicurezza, è stata dunque annullata. Ma non ha comunque impedito la tonca, pubblica umiliazione per gli sconfitti. Chiusi nella gabbia e calati dal piccolo ponte, sono finiti il capitano dei giochi semoloto Stefano Ferronato e la capitana della contrada Francesca Bastiani.

«La serata è proseguita tra scherzi e goliardie fino a tarda notte, con i Farinoti che hanno fatto il giro del paese con il Palio, scattandosi dei selfie sotto le abitazioni dei rappresentanti semoloti. Un bel clima, di amicizia e sana rivalità», spiega Chincarini che domenica, in occasione dei suoi 20 anni di Palio, ha voluto “tradire” le sue origini farinote e vestirsi da contadino. «Mi hanno rimproverato, accusandomi di aver portato loro sfortuna», sorride.

Chi invece pare aver convinto tutti è stata la Cesira: la famosa drag queen milanese ha portato sul palco sabato sera risate e scompiglio, con battute e sketch che hanno divertito il pubblico. «E' stato un Palio diverso dal solito, perché tutte le sere siamo stati in un posto diverso. Venerdì la cena rinascimentale è stata spostata sotto i portici: una location che è piaciuta molto anche perché non era mai stata utilizzata prima ed è già stata confermata per il prossimo anno», annuncia il direttore artistico. «Bel successo anche per lo spettacolo in teatro di sabato, tra coreografie e comicità. Essendo il pubblico seduto ha partecipato attivamente alla serata e il personaggio della Cesira ha scombussolato, ma è piaciuto. In molti le hanno chiesto di tornare ed i selfie si sono sprecati», precisa Cesira (ovvero Eraldo Moretto) che domenica ha affiancato Chincarini nella conduzione delle gare.

Anche Simone Simonetti, figlio del proprietario di Castel Telvana, ha partecipato per la prima volta al Palio. Ovviamente in veste farinota. A lui è stato consegnato un riconoscimento da parte dell'associazione Palio dela Brenta. Insieme a Chincarini, Cesira e Simonetti, un corteo storico di ben 400 figuranti che da piazza Teatro Vecchio hanno sfilato per le vie del centro: oltre al carro della Musica anche il carro della Polenta semoloto e quello del Boia farinoto. Tante le persone lungo il percorso, che poi si sono spostate in Piazza Dante Alighieri per i giochi.

Si chiude con il segno "+" dunque la 34ª edizione ed è già tempo di pensare al 35°. «Sarà un Palio molto più in grande, non sappiamo ancora la location perché dipenderà dai lavori alle piazze ma posso anticipare che ci sarà la collaborazione con associazioni culturali e artistiche di Borgo», spiega Chincarini. Che ha già pensato anche a chi lo affiancherà nel 2019. «Certo, ma non posso ancora dirlo. La Cesira? Di sicuro tornerà a Borgo, magari in teatro. Il Palio le è piaciuto molto, è rimasta colpita dal clima di tensione e passione delle sfide e dai tanti giovani volontari che lavorano a questa manifestazione», conclude.













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