Gioseffi: «Opere a Pieve contro lo spopolamento»

PIEVE TESINO. A cinque anni dall’elezione a sindaco è tempo di fare il punto con la prima cittadina di Pieve Tesino Carola Gioseffi.Cosà può dirci in merito a quanto è stato fatto nel corso della...


Fabio Franceschini


PIEVE TESINO. A cinque anni dall’elezione a sindaco è tempo di fare il punto con la prima cittadina di Pieve Tesino Carola Gioseffi.

Cosà può dirci in merito a quanto è stato fatto nel corso della legislatura?

Tanti sono stati i lavori portati avanti dall’amministrazione comunale nel corso di questo mandato, tra i principali: la realizzazione della strada forestale di Coltorondo e del nuovo piazzale per il legname in località Porchera, la sistemazione della strada forestale Ponte Conseria-Passo Cinque Croci (in collaborazione con Scurelle) e l’intervento di riqualificazione ambientale in Loc. Malga Valcion. A questi si aggiungono la nuova sede per la Stazione Forestale, la messa in sicurezza della strada delle Rive di Pradellano e la realizzazione dell’acquedotto in Loc. Telvagola oltre ai lavori del secondo lotto dell’acquedotto intercomunale. Non meno importanti gli interventi di messa in sicurezza del cimitero e riqualificazione paesaggistica in San Sebastiano con un occhio di riguardo per l’asfaltatura delle strade (oltre 100.000 euro), manutenzione strade bianche (oltre 80.000) e illuminazione (60.000). Senza dimenticare, infine, i lavori di somma urgenza per i danni della tempesta Vaia per 459.000 euro.

Una menzione particolare per un progetto?

Sì, l’installazione in località Lusierne della centralina per la produzione di energia elettrica derivante dall’utilizzo delle acque dell’acquedotto potabile di Quarazza. Costo dell’intervento 355.000 euro, sostenuto al 50% dai Comuni di Pieve e Cinte a fronte di un’entrata annua per il 2019 di 76.000 euro a testa. In materia di entrate, importante è stato il rinnovo delle concessioni per le malghe con un maggior introito rispetto alla precedente legislatura del 98% (da un’entrata annua di 20.987 euro a 41.500). Da sottolineare che le aste del legname derivante dagli schianti di Vaia sono state gestite per la prima volta tramite il portale Cciaa con un prezzo medio ponderato di vendita di euro 22,11/mc su un totale di 18.705 mc presunti netti.

Quali opere avrebbe voluto realizzare e non si sono invece concretizzate?

Purtroppo, alcuni degli interventi previsti, come la riqualificazione dell’illuminazione pubblica di Pradellano e il nuovo marciapiede al campo sportivo sono rimasti momentaneamente in sospeso a causa di Vaia. Oltre a questi, restano da realizzare l’intervento di miglioramento ambientale in località Forcella (finanziamento Provincia 67.200 euro) e sull’area a servizio di Malga Sorgazza (contributo dal Psr 35.000 euro) a cui si aggiunge la riqualificazione del viale di accesso e parte alta del Colle di San Sebastiano il cui progetto verrà presentato alla popolazione il 28 febbraio. Importante sarà anche la manutenzione straordinaria degli uffici comunali al pian terreno, la sostituzione della caldaia degli ambulatori e la predisposizione del progetto per la sistemazione del cimitero.

Le gestioni associate non hanno garantito i risulti sperati, cosa non ha funzionato?

A mio avviso il problema principale è stata la decisione di creare un ambito a 6 Comuni, troppo diversi sia per lontananza che per caratteristiche. Nel contempo, visto che il progetto si era arenato, Pieve ha riorganizzato i propri servizi tramite alcune convenzioni con Bieno e, grazie anche alla disponibilità dei dipendenti, entrambe le amministrazioni possono dirsi molto soddisfatte.

Aspettative per il futuro?

L’auspicio è quello di riuscire ad arrestare l’annoso fenomeno dello spopolamento della Valle e per questo ritengo sia importante sostenere i progetti di sviluppo contenuti nella Strategia “Aree interne” come il collegamento ciclopedonale tra i Comuni del Tesino, il servizio di telemedicina e i laboratori linguistici per il trilinguismo e per l’apprendimento delle conoscenze digitali in coordinamento con la Fondazione De Gasperi. Senza dimenticare l’agricoltura ed il turismo, un’inversione di tendenza si potrebbe sicuramente avere grazie al progetto che Trentino Sviluppo, su indicazione della Provincia, sta portando avanti per creare negli spazi “ex Bailo” un polo artigianale ed industriale improntato alla green economy e alla sostenibilità.













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