Gestione del bocciodromo il Comune ci prova ancora 

Borgo, dopo due aste andate deserte è pronto un nuovo bando per l’appalto Il sindaco Dalledonne: «La novità è che potrà essere esercitata l’attività di bar»


di Marika Caumo


BORGO. Bocciodromo comunale, ci si riprova. L'incipit di questo pezzo è lo stesso di quello pubblicato sul Trentino lo scorso 13 settembre. Allora si trattava del secondo bando indetto dal Comune per la gestione della struttura di via della Fossa, ora ci sarà un terzo. Ma con importanti novità.

«Sono cambiate alcune norme urbanistiche», spiega infatti il sindaco Fabio Dalledonne. Una riguarda la superficie destinata a bar, che risulta notevolmente ampliata in quanto è stata svincolata -e quindi viene considerato bar a tutti gli effetti- anche l'attigua ed ampia sala attualmente destinata a riunioni. «Prima, infatti, nella sala interna non era permesso consumare cibi o bevande, si rischiava la multa. La norma è cambiata ed ora sull'intera superficie è possibile mettere i tavolini ed esercitare l'attività», precisa il sindaco. Un maggiore spazio a disposizione per l'attività commerciale è sicuramente una possibilità in più per chi decide di prendere in gestione la struttura. «Inoltre non c'è più il limite dei parcheggi in quanto sono stati svincolati i 12 posti auto da riservare al bar. Ciò è molto importante per il Comune che non è costretto a trovare un area vicina per realizzare gli stalli», aggiunge Dalledonne.

«A fronte di queste due novità, che rendono più appetibile la gestione del bocciodromo, abbiamo deciso di riproporre un terzo ed ultimo bando. Che non uscirà però prima di aprile», annuncia il primo cittadino, auspicando che qualche imprenditore voglia investire in una struttura che per la sua posizione risulta strategica.

«In coscienza, da sindaco e da proprietario dello stabile pubblico, spero di sì, perché quella zona è e diventerà importante. Vicino c'è il giudice di pace ed a maggio si trasferiranno gli uffici Inps. Va da se che il giro di gente che gravita attorno è notevole», prosegue. Se la gara andasse deserta anche stavolta? «Faremo altre valutazioni, separando la bocciofila (al piano inferiore) dal bar oppure pensando a spazi per le associazioni. Ma mancano le risorse: la struttura è vecchia, andrebbe realizzato il cappotto termico e sostituiti i serramenti. Insomma servono soldi che per ora non ci sono e vanno trovati nel tempo, visto che ora non è una priorità»,

Ci si riprova dunque. Dopo oltre 20 anni di gestione da parte della famiglia Martinelli, conclusi nel 2014, l'anno successivo il Comune aveva pubblicato un bando, affidando la gestione a un privato. Un'iniziativa commerciale che purtroppo non è andata come sperato. Nel 2016 il Comune indice una nuova gara, con le stesse condizioni della precedente (canone annuo 10 mila euro), che però è andata deserta. Così lo scorso settembre è stato pubblicato un secondo bando relativo all'affidamento in concessione della struttura che comprende l'impianto sportivo ed il bar, abbassando ad 8 mila euro il canone annuo a base di gara e rimanendo ben saldo il divieto di installare macchinette da gioco. Ma al 5 ottobre, termine fissato per presentare la propria offerta, nessuno aveva formalizzato alcuna domanda. In primavera è in programma il terzo bando. L'ultima possibilità per chi desidera mettersi in gioco.













Scuola & Ricerca

In primo piano