Galvan sfoglia una margherita con quattro petali conosciuti 

Le ipotesi di giunta comunale di Borgo. Il nuovo sindaco nel formare il proprio esecutivo può contare sulla rielezione di ben 4 ex assessori che sono tra i 5 candidati di lista più votati 


PAOLO SILVESTRI


Borgo. Continuità. A vincere nella contesa elettorale alla fine è stata proprio la voglia di continuità. Questo anche se al primo turno la voglia di cambiare di una parte dei borghesani si era palesata con oltre un terzo dei votanti che aveva scelto di cambiare rotta puntando su Martina Ferrai. Una voglia di cambiare che è stata smorzata al ballottaggio a favore, appunto, della continuità. La continuità garantita da Enrico Galvan, vicesindaco di Fabio Dalledonne e poi reggente dopo che questi si era dimesso per cercare fortuna (che non ha trovato) alle provinciali.

Annuncio in consiglio

Lunedì Galvan, dopo essere stato proclamato sindaco, si era espresso chiaramente riguardo alla squadra con la quale andrà a governare Borgo per i prossimi sei anni. «Le idee le ho chiare, ne parlerò con la mia coalizione e quindi comunicherò gli assessori nella prima seduta del consiglio comunale che è già fissata per le 18 di mercoledì 19 giugno prossimo», aveva detto al Trentino. E c’è davvero da giurarci che le idee le ha chiare. Anche perché ad aiutarlo nelle scelte ci sono due cose: il voto degli elettori e la riconferma della squadra con la quale, dopo un rimpasto obbligato per le dimissioni di Dalledonne e il suo incarico di “facente funzioni”, aveva concluso il mandato fino alle elezioni dello scorso 26 maggio. Due cose poi che di fatto coincidono.

Quattro assessori uscenti

Quattro su cinque ex assessori si sono ricandidati e tutti e quattro sono risultati tra i più votati. Per Borgo e Olle Bene Comune Paolo Dalledonne e Mariaelena Segnana hanno ricevuto, rispettivamente, 162 (il top assoluto della tornata elettorale) e 81 preferenze. Con Borgo Domani Luca Bettega con 122 ed Emanuele Deanesi con 56 sono stati i più votati. Scelte degli elettori che vanno sia nella direzione della già chiamata in causa continuità sia di un attestato di stima per il lavoro svolto. Come detto però erano cinque gli assessori (Edoardo Rosso non si era ricandidato). Ma c’è l’ex presidente del consiglio comunale Giacomo Nicoletti, che con 136 preferenze è risultato il secondo più votato di Borgo e Olle Bene Comune.

Le preferenze aiutano

Insomma, se i numeri qualcosa possono dire, ecco che per Galvan le scelte possono davvero risultare semplici potendo contare su un gruppo esperto, affidabile ed è facilmente ipotizzabile affiatato. Con una squadra che potrebbe davvero risultare già delineata con Paolo Dalledonne possibile vicesindaco come già si mormora in paese, ma con l’alternativa “politicamente corretta” di Mariaelena Segnana unica donna in giunta e una delle due elette delle liste (Martina Ferrai e Marika Sbetta sono entrate come candidate sindaca), Luca Bettega, Emanuele Deanesi e Giacomo Nicoletti come unico volto nuovo, ma che in forza di un consenso alle urne di alto profilo potrebbe aspirare a deleghe di peso. Deleghe che potrebbero comunque risultare diverse da quelle con la quale la giunta era decaduta in primavera.

Il presidente del consiglio

Se tutto ciò si dovesse verificare rimarrebbe il nodo della presidenza del consiglio visto il destino segnato di Giacomo Nicoletti. E qui, sulla base delle preferenze uscite dalle urne, potrebbe spuntare il nome di Patrizio Andreatta (89 voti con Borgo e Olle Bene Comune, ma pure potenziale assessore). Anche se la candidatura di Armando Orsingher, consigliere di lungo corso, potrebbe portare utile esperienza ai lavori del consiglio.













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