«Borgo è un paese con troppo pochi alberi» 

I consiglieri dell’Upt interrogano l’amministrazione Dalledonne sulle politiche del verde pubblico



BORGO. Pochi alberi in paese: è l'accusa che i consiglieri Upt rivolgono all'amministrazione comunale. «Sembra, infatti, che non apprezzi particolarmente il verde in centro abitato. Siamo convinti che qualche pianta poteva essere ammalata e quindi pericolosa per la pubblica sicurezza. Questo, in parte, ne giustificava l’eliminazione prima che potesse causare danni a cose o persone. Qui però ci dobbiamo confrontare con un vero e proprio taglio generalizzato: le piante che vengono eliminate non sono poi prontamente sostituite», spiegano Samuele Campestrin, Fabio Pompermaier e Sandro Dandrea. Che ricordano come ad oggi a Borgo rimangono poche piante storiche: al parco giochi di fianco del Municipio, i tigli lungo via Spagolla e via IV novembre, i platani in viale città di Prato, di fronte alle ex aziende agrarie, ed i cipressi a Olle. Ripercorrono quindi i "tagli" effettuati negli ultimi anni.

«La prima avvisaglia l’abbiamo avuta anni fa a Olle: è stato abbattuto un pino ancora giovane e sano nel giardino vicino alle scuole, senza mai saperne il motivo. Sono poi state tolte tutte le piante che si trovavano in via Roma per, ci hanno detto, motivi di sicurezza idraulica», continuano, lamentando il fatto che non sia stato predisposto un progetto di riqualificazione di quel tratto, dando continuità alla ciclabile ad esempio. La lista fatta dall'Upt prosegue con il taglio dello storico albero a ridosso della chiesa di Sant’Anna in piazza Degasperi, malato da tempo e quindi pericoloso ma non sostituito, fino agli alberi abbattuti in via Temanza (per malattia o perché con le loro radici avevano deformato i marciapiedi, oltre che sporcare con rami ed aghi le lapidi del vicino cimitero), per i quali secondo i consiglieri Upt si poteva agire diversamente. «Si è deciso di eliminarli predisponendo un progetto di riqualificazione che è sotto gli occhi di tutti. Forse si sarebbe potuto “osare di più”: una volta eliminato il problema delle radici, i marciapiedi si potevano realizzare con materiale di maggior pregio (cubetti di porfido o piastre ad esempio) per ridare comunque lustro ad una delle vie più importanti del paese», precisano. Infine "il caso" dei cipressi lungo la strada che porta al cimitero di Olle: «Qualche mese fa sui social era iniziata una discussione circa l'idea di eliminarli, fortunatamente la popolazione ha fatto sentire la propria voce esprimendo ferma contrarietà. Se fosse stata coinvolta la gente anche riguardo al taglio di tutto il restante verde pubblico, come si sarebbe comportata l’amministrazione?».

L'Upt conclude chiedendo alla giunta se sono programmati interventi per le piante storiche ancora presenti nel centro di Borgo e Olle. (m.c.)















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