«Skipass, altro che svendita sono sconti per le famiglie» 

La replica di Rech (Folgaria Ski) al M5S. Su circa 5 mila stagionali all’anno, 2.300 sono quelli venduti a bambini, ragazzi e atleti per promuovere lo sci tra le fasce di età più basse



folgaria. Non è una svendita, gli skipass li vendiamo a bambini, ragazzi ed atleti a costo agevolato. Così Folgaria Ski risponde all'interrogazione presentata in Provincia dal M5S, che, dati i numeri sugli incassi, denunciava una "svendita" degli skipass. Risponde il presidente di Folgaria Ski Denis Rech: «La Ski Area Alpe Cimbra vende circa 5 mila skipass stagionali all’anno. Siamo cresciuti molto, se consideriamo che erano circa 4 mila solo 4 anni fa. Abbiamo avuto un incremento di numero + 25 % e soprattutto di fatturato + 44 %, passato da 900 mila euro a 1 milione e 300 mila».

Gli sconti per i giovani. Quasi metà degli skipass di Folgaria sono a tariffe scontate per i giovani. «Sono 2.300 gli skipass venduti a bambini, ragazzi e atleti, ovviamente con tariffe scontate. Abbiamo poi una costante attenzione alle famiglie e prezzi speciali per i senior. Inoltre c’è il progetto di “sci educativo” con le scuole materne, elementari, medie e superiori. Un servizio per tutti ma anche un investimento: scommettiamo sugli sciatori di domani. Secondo l’interrogazione, invece, un atleta under 10 dovrebbe pagare tariffa piena come un adulto, con pesanti conseguenze per le famiglie che si avvicinano a questo bellissimo sport». Il presidente di Folgaria Ski contrattacca: «Dovremmo forse abbandonare le scelte pro-sport dedicate alla nostra terra, dove agevoliamo l’avviamento allo sci? Dove ci avviciniamo alle scuole, ai ragazzi e agli atleti proponendo loro tariffe scontate, che permettano alle famiglie di farli stare all’aria aperta, in un mondo dove ogni giorno i media ci ricordano quanto i nostri ragazzi abbiano bisogno di sport? È svilente leggere queste interrogazioni alla luce del tanto lavoro fatto a sostegno dell’economia degli Altipiani». Rech poi ripassa tutta l'attività degli Altipiani, battezzandola "bambinopoli", in risposta al termine "skipassopoli" dei pentastellati. «La Ski area Alpe Cimbra è la località che ospita il maggior numero di atleti, club, gare, eventi e corsi di avviamento. Qui lavorano più di 150 maestri. Facciamo un grande lavoro con tutto il nostro personale grazie anche all’impegno e alla professionalità di tutta la località: dall’Apt ai maestri di sci, dai club ai volontari, fino agli operatori economici».

La rivalutazione “sospetta”. Sulla parte dell’interrogazione che critica la rivalutazione degli immobili: «Quell’operazione - dice Rech - risale al 2005. Ma mi rassegno: l’anno prossimo sarà messa in una nuova interrogazione. Continua a figurare nei documenti perché così stabilisce la legge, ma quel dato è vecchio di 14 anni. Magari tra altri 14 sarà digerito anche dai più accaniti oppositori: speriamo». Rech dice che l'interrogazione si basa sulla relazione redatta nel 2017 da Franco Falcieri. «È un documento che a suo tempo fu analizzato e furono riscontrate diverse imprecisioni tant’è che ne è stato poi elaborato uno ufficiale, definitivo e completo di tutti i dati reali, approvato all’unanimità dal cda e inviato ai soci pubblici già nel 2017. Dunque, tutto parte dalla riproposizione di un testo vecchio, pieno di errori e superato. Le nuove relazioni, tanto per fugare ogni dubbio, non sono segrete, non serve “venirne in possesso” o “procurarsele”: se qualcuno le vuole sono a disposizione». Rech allarga le braccia: «Mi auguro che questo non sia il sintomo dell’inizio di una nuova campagna elettorale dove l’argomento più gettonato è “screditare il lavoro altrui” (in questo caso Folgariaski) e auspico che vi siano persone competenti, serie e motivate, con idee, progetti e voglia di collaborare per il futuro di tutta la comunità».













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