MORI 

Sano, via libera all’area edificabile 

Con 15 voti a favore e l’astensione di Bertolini, la richiesta passa



MORI. Nonostante le confermate perplessità del servizio urbanistica e tutela del paesaggio della Provincia, il Consiglio comunale di Mori ha approvato in seconda adozione la variante al Prg riguardante un’area ai margini del centro storico di Sano, resa edificabile per un volume di 800 metri cubi e un’altezza massima di 7,5 metri (con conseguente riduzione del perimetro del centro stesso). Tribolato e ancora non definitivamente concluso l’iter (manca ancora l’ok della Giunta provinciale): la modifica urbanistica era stata prima inserita nell’ultima variante generale al Prg, poi tolta su parere della Provincia, poi reinserita dal Consiglio moriano a causa di una sentenza del tribunale. Il servizio provinciale competente aveva espresso parere negativo «per il posizionamento critico dell’area sia sotto il profilo paesaggistico che insediativo ai bordi di un terrazzo naturale altamente esposto alla vista da gran parte della valle del Cameras». Di conseguenza in sede di adozione definitiva della variante generale il commissario ad acta aveva stralciato la nuova area. A quel punto il privato – Gianpaolo Manfredi – aveva fatto ricorso al Tar di Trento, avendo la meglio per aver «dimostrato che il lotto in questione è esterno alla perimetrazione dell’ambito di tutela ambientale-paesaggistica individuata dal piano urbanistico provinciale» e che «la decisione dell’amministrazione comunale di adeguarsi al parere della Provincia non appare suffragata da una sufficiente motivazione». Da lì la marcia indietro del Consiglio, con il via libera in prima adozione alla variante che sancisce il permesso di costruire (con cessione onerosa al privato della pf 4331), in cambio del terreno adiacente alla casa sociale (parte della pf 4330/1, circa 200 metri quadri) e la costituzione di “servitù” pubbliche. A quel punto il servizio provinciale ha trasmesso un nuovo parere, sempre critico, nonostante la sentenza: «Sotto il profilo localizzativo si confermano le criticità già emerse, vista la posizione panoramica dell'area e la sua collocazione al margine del centro storico, sul limite della zona agricola. L'edificazione in questo contesto di particolare pregio paesaggistico e i limiti stabiliti della legge provinciale 15/2015 impongono una stretta ponderazione della nuova proposta insediativa». La richiesta era dunque di «fornire gli elementi di motivazione a supporto di una scelta non scontata rispetto al contesto» e di specificare le caratteristiche costruttive. «Sono state introdotte – hanno controdedotto gli estensori della variante – indicazioni e prescrizioni di carattere tipologico-costruttivo cui rifarsi» (forma semplice e compatta, come da edilizia tradizionale) ottemperando alle quali «non scaturiranno effetti significativi sull’ambiente». Con 15 favorevoli e un astenuto (Nicola Bertolini, M5S) il Consiglio ha dunque dato l’assenso all’adozione definitiva. Resta da capire se la Giunta provinciale sarà dello stesso avviso. (m.cass.)













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