Riattivato il mulino di famiglia per produrre farina biologica 

In Val di Gresta. Massimo Vettori ha ripreso l’attività del padre: si lavorano frumento e mais provenienti dai campi coltivati a Manzano. La collaborazione con le cooperative sociali


Michele Stinghen


Val di gresta. Ritorno alle origini: e ora la val di Gresta ha anche il suo mugnaio, ed è Massimo Vettori. Il giovane da qualche tempo ha riattivato il mulino del padre Mario a Manzano, frazione di Mori, e ora produce farina biologica coltivata in val di Gresta. È uno dei pochissimi mulini bio del Trentino, forse l'unico in Vallagarina; per ora produce farina per passione e come secondo lavoro, ma il sogno è farne la sua unica professione. Ed è sulla buona strada, dato che in questi giorni un importante panificio della Vallagarina, il Panificio Moderno, inizierà a commercializzare il pane prodotto con la sua farina: il pane "Macina Vettori". Massimo Vettori aveva deciso di non abbandonare ciò che il padre Mario aveva costruito. Negli anni Settanta Mario Vettori si era procurato un mulino a cilindri, che aveva poi modificato da solo, costruendo anche il motore e allegando il sistema di setacciamento della farina.

Produzione di 10-15 quintali

Riusciva così a macinare qualche quintale di farina di mais, il giusto per i bisogni della famiglia e di alcuni amici. lo spirito era quello di un tempo: produrre da sé tutto quanto serviva per il sostentamento della famiglia e dei propri cari, contando sulle proprie capacità, sull'ingegno e su ciò che dava la terra ogni anno. massimo, da piccolo, era affascinato da mulino. nel 1986 il padre mario aveva aderito al disciplinare biologico che la val di gresta si era data, impegnandosi a produrre ortaggi con questa tecnica e conferendole al consorzio. nel 2010, alla scomparsa di mario vettori, il figlio massimo decise di portare avanti l'attività. sviluppò il mulino, sostituendo la parte a cilindri con una con criteri moderni ma a pietra nel 2017; nel 2019 l'attività iniziò ufficialmente col nome di mulino vettori, grazie all'aiuto della compagna angela e della cognata deborah, che si occupano della parte burocratica. ora il mulino produce 10 - 15 quintali all'anno, ma l'obiettivo è aumentare la produzione. si lavorano frumento e mais provenienti dai campi coltivati sempre da massimo vettori, che si trovano sempre a manzano, a 800 metri di altitudine. più a "chilometri zero" di così, non si può. per alcune fasi della lavorazione il mulino vettori collabora con cooperative sociali: il mas del gnac del gruppo 78 si occupa della pulitura dei cereali e la cooperativa amalia guardini fa l'etichettatura dei sacchetti. per il pane prodotto dal panificio moderno è stata scelta una farina prodotta dal cereale lukullus, grano tenero antico coltivato un tempo in austria e suggerito dall'associazione goever di cavedine.













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