Il presidente a Brentonico 

«La Lega non ha una linea»

Brentonico. Il 20 ottobre il consigliere leghista massimo raffaelli aveva criticato con toni forti la scelta della maggioranza di affidare ad un proprio consigliere anche la presidenza del consiglio....



Brentonico. Il 20 ottobre il consigliere leghista massimo raffaelli aveva criticato con toni forti la scelta della maggioranza di affidare ad un proprio consigliere anche la presidenza del consiglio. un atteggiamento definito, politicamente, “da bulli”. la risposta è arrivata in consiglio con una “comunicazione” messa agli atti dai consiglieri di maggioranza giuliano francesconi, ivano tonolli, graziano veronesi e nicola zoller.

Si dicono dispiaciuti dell’attacco sulla stampa di raffaelli al nuovo presidente mattia simonetti, “accusandolo per la giovane età e di essere stato imposto dalla maggioranza”. presidente, dicono, che si è subito segnalato “come persona efficiente e misurata”, dimostrando che l’età non è un problema. a raffaelli ricordano che anche lui è stato un giovane consigliere comunale. ma entrando nel merito, contestano l’essenza dell’accusa: che sia in qualche modo una prevaricazione avere nominato un presidente del consiglio di maggioranza. secondo i quattro consiglieri, non c’è nulla che stabilisca che quella carica debba andare alle opposizioni. entrambe le scelte sono parimenti legittime. e bene lo dovrebbe sapere proprio la lega, aggiungono, che nella vicina riva del garda ha eletto presidente con i soli voti della maggioranza il consigliere della lega salvatore mamone e lo stesso ha fatto ad avio, dove è stato eletto il leghista casimiro margoni. in entrambi i casi, scelte stigmatizzate dalle minoranze. l’impressione, concludono, è che la lega “non abbia un comportamento etico comune, ma agisca qui e là secondo la propria convenienza”.















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