il regime

Iran, rapper dissidente condannato a morte

Toomaj Salehi, 32 anni, aveva manifestato dopo la morte di Mahsa Amini

ROMA


TEHERAN. Il rapper iraniano Toomaj Salehi è stato condannato a morte per il suo coinvolgimento nelle proteste che hanno travolto l'Iran nel 2022 in seguito alla morte della 22enne Mahsa Amini. Ne dà notizia il suo avvocato, intervistato dalla Cnn.

"È stato emesso un ordine per l'esecuzione di Toomaj Salehi" ha twittato il legale, Amir Raesian. Il musicista è stato arrestato, tenuto in isolamento e presumibilmente torturato dopo il suo arresto. Con una mossa senza precedenti, due giorni fa un tribunale di Isfahan ha annullato la decisione della Corte Suprema sul caso di Saleh, confermando il verdetto originale e emettendo la massima pena di morte, secondo i media iraniani riformisti Shargh ed Entekhab.

I media statali hanno affermato che la sentenza di Salehi sarà soggetta a riduzione da parte di un comitato di grazia se farà nuovamente appello. Salehi, 32 anni, esprime il proprio dissenso nei confronti del regime iraniano e contro il governo nei suoi testi rap. Rilasciato brevemente dal carcere l'anno scorso, è stato nuovamente arrestato dopo essere apparso in un video in cui rivelava di essere stato torturato e messo in isolamento per 252 giorni dopo il suo arresto nell'ottobre 2022.













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