«Continueremo a tenere aperto il rifugio» 

I gestori del Finonchio intenzionati a resistere contro la Sat, che ha dato loro la disdetta



ROVERETO. Tra la Sat e i gestori del rifugio Finonchio è scontro totale. Per la Sat dal 2 maggio non saranno più Giovannini e Guerresi i gestori, a cui è stata data disdetta. Di tutt’altra idea gli attuali gestori. «La prossima apertura estiva del rifugio non è in forse - dice Alberto Giovannini - perché noi siamo assolutamente decisi a garantirla anche se la Sat dovesse insistere a volerci "toglierci le chiavi". Mi sembra contraddittorio che alla luce dell'innegabile rilancio del rifugio, pressoché "morto" prima del nostro arrivo e oggi sempre più "gettonato" e meta di tante persone e gruppi provenienti anche da lontano, la Sat, che dovrebbe esserne felice, intenda affidarne la gestione ad altri senza alcuna spiegazione plausibile». Giovannini smentisce anche le dichiarazioni del presidente della Sat di Rovereto Bruno Lott, che motivava la disdetta perché i gestori non avrebbero mai permesso i pernottamenti al Finonchio. «Non abbiamo mai negato il pernottamento a nessuno per mancanza di attrezzatura: semplicemente pochissime persone hanno domandato di fermarsi a dormire perché il rifugio Filzi, non lontano dai paesi (Serrada e Guardia in primis) non è mai stato né può essere una struttura dove interessa fermarsi dopo cena. Questo però non significa affatto che il rifugio non sia "ricettivo" per molti altri motivi: infatti proponiamo anche pacchetti week-end», risponde Giovannini.

Sul fronte Sat, proprietaria del rifugio, invece bocche cucite: il presidente Bassetti, da noi interpellato, preferisce non lasciare dichiarazioni. Questo perché “per colpa non nostra”, dice Bassetti, tutto è in mano agli avvocati. I gestori hanno affidato ai loro legali la disdetta comunicata dalla Sat. Tra la disdetta data dai proprietari e i gestori che resistono, sarà perciò un arbitrato in tribunale a dipanare la questione. (m.s.)













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