Asat solidale con Folgaria Ski: «Basta veleni»

FOLGARIA. "Con grande amarezza vedo scorrere veleni senza sosta". Cosi inizia il comunicato di Wiliam Gatti, Presidente degli albergatori iscritti all'Asat di Folgaria. L'uscita del consigliere...



FOLGARIA. "Con grande amarezza vedo scorrere veleni senza sosta". Cosi inizia il comunicato di Wiliam Gatti, Presidente degli albergatori iscritti all'Asat di Folgaria. L'uscita del consigliere Degasperi è inopportuna e priva di ogni fondamento tecnico logico e viziata da errori macroscopici, afferma Gatti. E' un fatto normale che in ogni settore commerciale e turistico i prezzi seguano l'andamento della domanda e dell'offerta. "In più occasioni, prosegue, ho invitato il consigliere a salire sugli altipiani per un confronto pubblico con noi operatori, per sentire le nostre opinioni; troppo facile dagli scranni della Provincia emettere sentenze senza conoscere i veri problemi del territorio. Ma non ho avuto alcuna risposta". Avverte Gatti che gli operatori sono ormai stufi di beghe politiche, guardano al futuro del territorio, delle aziende e dei figli con sempre maggior preoccupazione e per questo si gradirebbe una significativa vicinanza della politica con i territori. Gatti dichiara che la sua associazione è solidale con Folgaria Ski perché i risultati parlano da soli. Dopo il piano di risanamento, sottoscritto da Provincia e operatori locali i conti sono tornati in ordine e si è pronti per nuovi investimenti. Nel frattempo ci sono le elezioni comunali, dove gli operatori, racconta Gatti, prima di tutto sosterranno le idee e l'innovazione oltre a persone nuove che si mettano in gioco senza retaggi del passato.

Degasperi non molla

Anche il consigliere Degasperi torna sulla questione, visto, dice, che gli sono state attribuiti “pensieri e affermazioni contrarie alla verità dal presidente di Folgaria ski”. “Intanto l’interrogazione cita esclusivamente dati tratti della relazione predisposta da un componente del suo Cda e non pensieri attribuibili a noi. L’atto ispettivo verte su numerose tematiche di carattere gestionale (non su una). Si parla per esempio di “mancanza della programmazione generale dell’attività”, di un presidente che si muove “in maniera non conforme alle deleghe”, di “un’azienda il cui modello organizzativo non è adeguato alla natura e alle dimensioni”, di un’azienda in cui “non si riesce a comprendere quali sono le figure responsabili”. Si scrive che “non esiste una ben definita unità operativa tecnica” e che “non esiste alcun regolamento aziendale” cosa che “espone l’azienda ad una gestione che potrebbe essere vittima di logiche di spartizione a sfondo soggettivo”. Si parla apertamente di “conflitti di interesse”. Il tema degli skipass inveceè in realtà relegato in 4 righe e a questo proposito, il consigliere estensore scrive che “si sta promuovendo un’offerta in maniera inefficace ed in danno all’azienda stessa”. Rech invece, nel rispondere all'argomento a lui più comodo, si inventa che “secondo l’interrogazione un atleta under 10 dovrebbe pagare tariffa piena”. Mai detto e mai scritto. Da lì parte con voli pindarici relativi ai temi della famiglie e dello sport che nessuno ha affrontato. Noi (al contrario suo) ci siamo occupati delle criticità amministrative sollevate da un suo consigliere nominato dal Comune. Vista la disponibilità e la solerzia nel rispondere, attendiamo alla sede del gruppo consiliare copia delle nuove relazioni (per ora segrete a tutti gli effetti, come la precedente) e dei verbali del cda e del collegio sindacale dedicati». F.M.













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