Ala paga il ritardo 318 mila euro 

Li verserà a rate alla impresa incaricata nel 2013 di ristrutturare l’ex convitto



ALA. I lavori di risanamento dell’ex convitto Silvio Pellico di Ala sono ricominciati ma il prolungato stop (il cantiere era fermo dal 2013) è costato caro al Comune, che ha accettato di pagare 318 mila euro all’impresa edile incaricata (la Costruzioni Ices srl) dell’intervento, a titolo di risarcimento del danno causato dal prolungarsi della sospensione dei lavori causata dalla necessità di redigere e approvare una variante progettuale dopo il passaggio di destinazione da studentato per l’università di medicina a spazio per elementari, mensa e uffici di tutto l’istituto comprensivo. Il pagamento avverrà in dieci rate bimestrali.

L’appaltatore aveva iscritto due riserve (somme pretese dall’ente pubblico in aggiunta a quelle previsti contrattualmente) sul registro di contabilità, per un totale di 883.583 euro: una riserva da oltre 124 mila euro motivata da «gravi difformità dello stato dei luoghi rispetto alle previsioni progettuali» e «dalla modifica delle destinazioni d’uso», in seguito a cui l’impresa rilevava di «non aver potuto condurre i lavori secondo razionalità ed economica organizzazione»; la seconda riserva, per oltre 759 mila euro, era stata motivata adducendo l’illegittima sospensione dei lavori per variante della durata di 1.199 giorni. Con un documento d’intesa tra Comune di Ala, Azienda provinciale per i servizi sanitari e Provincia di Trento si è concordato di definire le controversie con l’impresa prima della ripresa dei lavori di variante (per un importo complessivo di 7,84 milioni di euro, di cui 5,9 milioni di euro per lavori a base d’appalto). Per questo si è arrivati all’atto di transizione, ovvero della stipula di un compromesso, sulla base di 318 mila euro, dopodiché l’intervento è potuto riprendere. (m.cass.)













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