Whirlpool, un patto per il lavoro

Siglato l’accordo quadro tra Provincia, azienda e sindacati. Priorità: ricollocare i dipendenti



TRENTO. La Provincia, i vertici della Whirlpool e dei sindacati Cgil, Cisl, Uil hanno sottoscritto ieri l’annunciato «accordo quadro» che affronta i tre nodi principali sul tappeto: i tempi della dismissione dello stabilimento di Spini; il piano straordinario per il sostegno dei lavoratori e la loro ricollocazione; le attività sostitutive. Ecco i punti salienti.

Tempi di dismissione dello stabilimento: non prima del 1° febbraio 2014, data dalla quale la cessazione avverrà in modo progressivo.

Piano sociale: ricorso alla cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività per 12 mesi, con proroga per ulteriori 12 mesi, con avvio progressivo fra il 1° febbraio e il 31 dicembre 2014; rinuncia da parte dell’azienda a licenziamenti unilaterali per il periodo di cassa, durante il quale andranno in mobilità soltanto i lavoratori che lo accettino volontariamente; collocazione in mobilità dei residui lavoratori soltanto al termine del periodo di cassa; disponibilità dell’azienda ad un piano di incentivazione economica per i lavoratori.

Ricollocazione dei lavoratori e reindustrializzazione del sito: definizione un programma di riqualificazione e supporto al ricollocamento dei lavoratori sul territorio, coordinato dall’Agenzia del Lavoro e cofinanziato dall’azienda; impegno di Whirlpool ad affiancare la Provincia, mediante la fornitura di appositi servizi specializzati, per la selezione e il sostegno delle attività sostitutive, nei modi che saranno concordati fra la giunta provinciale e l’azienda.

«Quello di oggi è un buon punto di partenza - ha detto l'assessore Olivi in margine alla firma - che non era affatto scontato all'inizio di questa crisi e che testimonia del senso di corresponsabilità di tutti i soggetti coinvolti. Dalla settimana prossima inizierò una serie di incontri bilaterali con Whirlpool per individuare nuove possibili partnership e collaborazioni».

Roberto Grasselli, segretario della Fiom, rimarca la duplice valenza dell’accordo quadro. «Oggi è stata sancita ufficialmente la chiusura di Whirlpool: lo stabilimento non porterà più questo marchio – sottolinea il segretario - Finisce un’epoca e adesso si apre un altro capitolo legato alla speranza dei lavoratori». Ritiene «soddisfacenti le premesse contenute nell'accordo» per tutelare i lavoratori e per garantire i percorsi di riqualificazione il segretario della Cisl Lorenzo Pomini.

Sul fronte aziendale, Francesca Morichini, responsabile delle relazioni industriali Whirlpool per l'area europea, valuta «positivamente questo accordo, raggiunto in tempi brevi anche grazie alla trasparenza del dialogo con interlocutori determinati nelle trattative ma sempre composti e corretti, anche nella protesta, aperti al confronto e alla ricerca di soluzioni condivise. Questo ci permetterà ora di lavorare con maggiore serenità in questi frangenti difficili, per individuare insieme le migliori soluzioni per tutelare lavoratori, azienda e territorio».

Parla di «premiata unità di intenti» il presidente del consiglio provinciale Bruno Dorigatti, secondo il quale la Whirlpool è «un banco di prova anche per la più generale questione delle politiche industriali e per lo sviluppo della nostra provincia».

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