«Weekend senza chirurgia Borgo non è un’eccezione»

L’assessora Borgonovo Re fa chiarezza sulla chiusura della “week surgery”: «Ad Arco è così già da due anni ed entro giugno toccherà a Cavalese e Tione»



BORGO. «Entro giugno anche a Tione e Cavalese parte l'introduzione della week surgery. Ad Arco c'è già da due anni». L'assessore provinciale Donata Borgonovo Re chiarisce la situazione sull'avvio della riorganizzazione dei reparti di chirurgia della rete ospedaliera provinciale, che a Borgo è partita lunedì con l'unità operativa di chirurgia aperta solo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20 (chiusa la notte e nel fine settimana).

«Non è cambiato nulla rispetto a quanto ci eravamo detti con i sindaci e rappresentanti della Valsugana nell'incontro di fine aprile sull'introduzione della week surgery, con le sale operatorie che funzionano solo per interventi programmati durante la settimana- spiega l'assessora -. Borgo non è il primo a partire: ad Arco viene già fatto da due anni. E comunque entro giugno partiranno anche Cavalese e Tione. Ho sentito Luciano Flor (il direttore dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari, ndr) il quale mi ha spiegato che su Borgo sono riusciti ad organizzarsi qualche giorno prima rispetto agli altri due ospedali, ma è questione di giorni». Una dichiarazione che tranquillizza sindaci e Comunità i quali avevano chiesto all'assessore equità territoriale ed, in tal senso, memori di quanto successo per il punto nascite, di non essere sempre i primi. «Ho sentito anche il presidente della Comunità Sandro Dandrea, con lui a breve vedremo alcuni temi che preoccupano gli amministratori e tra fine giugno ed inizio luglio torno a sentire Borgo, ma anche Tione e Cavalese - continua -. Capisco le necessità, non solo della Valsugana ma anche delle altre aree, di definire con percorsi chiari il futuro degli ospedali territoriali. I tasselli relativi alle specializzazioni sono chiari, si tratta di capire i timori e come fugarli. Mi sarebbe piaciuto essere più tempestiva ma occorre confrontarsi su più livelli. E ci tengo a dire che il mio tempo e la lentezza nell'approfondire le questioni non può essere sommato agli anni precedenti: io voglio avere la mia idea di come intervenire nei vari ambiti», aggiunge, spiegando che l'approssimarsi delle elezioni comunali non aiuta, e rende più complessi questi percorsi.

Per quanto riguarda l'ambulatorio di ginecologia, che a giugno e luglio rimane aperto solo 5 giorni, e per il quale si sta valutando un integrazione con Trento attraverso l'istituzione di un ambulatorio al S. Chiara aperto due mattine la settimana, l'assessore ricorda che «durante l'estate le sostituzioni sono più difficili da garantire e in questo periodo di ferie e vacanze non si possono garantire al 100% tutti i servizi sotto casa, ma basta spostarsi di poco. Ho comunque chiesto a Flor di farmi avere i profili di criticità e di come l'Azienda pensa di rispondervi», precisa.

Per Borgo infine una buona notizia: «C'è l'intenzione dell'Apss di introdurre l'attività di fisioterapia per le persone ricoverate al San Lorenzo. Ciò attivando un servizio che non c'era ma è coerente con l'attività di ricovero delle persone che hanno una certa età e una degenza più lunga: c'è la necessità di lavorare sulla loro mobilità, introducendo percorsi di fisioterapia», conclude.













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